Segue la ex in spiaggia, condannato a un anno e tre mesi di reclusione

Segue la ex anche in spiaggia, condannato a un anno e tre mesi di reclusione

di Luca Ingegneri
ALBIGNASEGO - Un anno e tre mesi di reclusione senza sospensione condizionale. È la condanna inflitta dal Tribunale a Luigi Pastore, 64enne artigiano, già residente in città ma trasferitosi da qualche tempo a Verona. L'uomo, con vari precedenti alle spalle tra cui resistenza a pubblico ufficiale e rapina, è stato ritenuto responsabile dei reati di stalking e lesioni personali. Il collegio presieduto da Claudio Marassi l'ha invece assolto dall'accusa di violenza sessuale perché il fatto non costituisce reato. Sono state quindi accolte solo parzialmente le richieste del pubblico ministero Daniela Randolo che aveva sollecitato una condanna a due anni e sei mesi. Pastore dovrà risarcire l'ex compagna, un'impiegata 52enne di Albignasego con cui aveva convissuto fino ad un paio d'anni fa. Il tribunale ha liquidato alla donna, tutelata dal Centro Antiviolenza di Padova e assistita dall'avvocato Pier Ilario Troccolo, danni per complessivi diecimila euro. È stata inoltre confermata la misura cautelare a carico dell'artigiano cui resta vietato l'ingresso nel territorio comunale di Albignasego (Padova).

L'ESCALATION
Nel luglio 2017 Pastore era stato arrestato dai carabinieri al culmine di una sequela di violenze di ogni tipo nei confronti dell'ex compagna. Nei suoi confronti erano scattati gli arresti domiciliari. Per circa tre mesi l'impiegata aveva vissuto nel terrore, tra violenze, atti persecutori e minacce che ormai non era più in grado di sopportare. Due gli episodi, culminati in altrettante denunce, che avevano spinto il gip a firmare l'ordinanza. Nel primo caso l'artigiano era giunto sotto casa della donna e con la forza aveva tentato di baciarla e di toccarla nelle parti intime. Al rifiuto della vittima lui aveva risposto prendendola a pugni in faccia. La donna aveva riportato contusioni giudicate guaribili in otto giorni. Il secondo episodio è ancora più grave. L'uomo si era infatti presentato sul posto di lavoro della ex con la scusa di tornare in possesso di un asciugamano che aveva lasciato nella casa di Albignasego all'epoca della convivenza. La donna in buona fede aveva accettato di incontrare l'ex compagno, ma era stata colpita con un pugno a sangue freddo.
Questa seconda denuncia aveva spinto i carabinieri a presentare in Procura una dettagliata informativa sulla vicenda. Vista la gravità della situazione era scattata l'ordinanza di custodia cautelare ai danni dell'artigiano. Anche per il lungo curriculum criminale di Luigi Pastore che ha accumulato precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona. Negli ultimi mesi della loro relazione l'impiegata aveva dovuto subire di tutto. Continui pedinamenti, dispetti di ogni tipo. Il 63enne era ossessionato dalla prematura conclusione della loro relazione: riteneva che la poveretta fosse di sua proprietà. La vittima aveva raccontato ai carabinieri che in più di un'occasione lo stalker si era attaccato per interminabili minuti al citofono di casa nel tentativo di attirare la sua attenzione. Una domenica, non riuscendo a contattarla al cellulare e sapendo che si era diretta al mare a Sottomarina, non aveva esitato a percorrere chilometri lungo la battigia per cercarla. In cuor suo forse sapeva che il rapporto si era rotto in maniera definitiva, ma faticava a digerire l'ipotesi che un altro uomo fosse entrato nella sua vita.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Aprile 2018, 16:37
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