Lotta all'Aids, «Test Hiv ai minori senza permesso di mamma e papà»

Lotta all'Aids, «Test Hiv ai minori senza permesso di mamma e papà»

di Lorena Loiacono
Anche i minorenni potranno sottoporsi al test dell'Hiv senza dover necessariamente informare mamma e papà. Chissà quanti ragazzi, per paura di dover raccontare ai famigliari la loro vita sessuale, hanno infatti atteso senza ragione la maggiore età prima di scoprire l'infezione: si nascondono per non confessare sia rapporti sessuali occasionali (o comunque non protetti), sia la loro omosessualità.



Ma perdere tempo è l'errore peggiore che si possa fare, per la propria salute e per la possibilità di contagiare altre persone. Un ritardo che, insomma, gioca tutto a favore dell'Aids.
Così il Ministero della Salute sta lavorando a una norma che cancelli la necessità del consenso dei genitori per il test sui minori, sostenuta anche dal Garante per l'Infanzia, per l'Hiv e per le infezioni sessualmente trasmissibili. «Per rendere più semplice l'accesso alla diagnosi per i giovanissimi ha spiegato il ministro Giulia Grillo - è essenziale intercettare precocemente l'eventuale contagio da Hiv o da altre malattie sessualmente trasmesse. Per questo sono molto soddisfatta della positiva risposta dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza».

Il test, che è gratuito e anonimo, d'ora in poi lo sarà anche per i ragazzi minorenni visto che la fascia dei giovani è quella maggiormente colpita dalle nuove infezioni. «Da anni chiediamo questo tipo di tutela per i giovani», spiega Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e Responsabile Gay Help Line. Secondo quanto spiegato dal Garante per l'Infanzia, l'ordinamento italiano prevede la possibilità di derogare al concetto di maggiore età, per cui il ragazzo può prendere decisioni sulla propria persona anche prima dei 18 anni. «È necessario che i test avvengano in un contesto protetto, nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, in caso di positività ai test, i genitori o il tutore devono essere coinvolti per dare il giusto sostegno affettivo al minore - specifica infatti Filomena Albano, titolare dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza -. Inoltre è necessario promuovere capillarmente una cultura della prevenzione e l'educazione all'affettività e alle emozioni con una imponente campagna di informazione».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Febbraio 2019, 08:13
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