Agguato con coltello sul bus, autista eroe finge guasto e lancia l'allarme in codice: «Zia sono qui, ho dei problemi»

La storia di Giuseppe Mazzone: l'autista eroe che con il suo sangue freddo ha evitato il peggio

Agguato con coltello sul bus, autista eroe finge guasto e lancia l'allarme in codice: «Zia sono qui, ho dei problemi»

di Redazione Web

«Zia sono qui, l'autobus ha dei problemi»: una frase innocua, una banale comunicazione al telefono dietro la quale si nasconde però un messaggio in codice per spiegare la necessità di salvare un intero pullman di viaggiatori da un uomo che minacciava tutti con un coltello cantando ad alta voce una specie di mantra. Questo è quanto avvenuto a Venezia a Giuseppe Mazzone, un eroe cittadino che è riuscito a evitare il peggio. 

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La storia

 

Giuseppe Mazzone, 35 anni, originario di Trani in Puglia, per cinque anni autista nell'azienda di trasporto milanese prima di approdare un anno fa a Venezia in Actv, quella frase l'aveva imparata nel corso che l'azienda pubblica dei bus lagunari, insegnata ad ogni dipendente in caso di emergenza. E l'ha messa in pratica senza esitazione permettendo ad una volante della polizia di arrivare in pochi minuti e di bloccare l'uomo, salvando chi era a bordo. Giuseppe era fermo, nella serata di martedì 17 gennaio, sulla circolare oraria 31h che sarebbe partita a breve, carica di persone, dalla stazione dei treni di Mestre diretta verso l'ospedale. Ha notato del trambusto, poi ha visto un uomo con un coltello in mano che agitava in maniera scomposta. Non ha avuto dubbi e ha agito con notevole sangue freddo: ha aperto le porte e ha invitato i passeggeri a scendere.

La chiamata

Qualcuno è però rimasto a bordo, forse intimorito dalle minacce dell'uomo, ma Giuseppe non si è dato per vinto. È ripartito lentamente, ha preso l'auricolare con noncuranza e ha comunicato l'emergenza alla control rooom, unica nel suo genere, che il Comune di Venezia ha creato all'isola del Tronchetto e che coordina forze dell'ordine, polizia municipale e Actv. Il suo cammino è stato seguito passo dopo passo dalle telecamere municipali. Quando Giuseppe è arrivato vicino alla fermata ha fatto finta che il bus si fosse bloccato per un guasto tecnico e ha fatto scendere tutti, senza dimenticare di fermare il pullman azionando lo stop dal finestrino. Pochi minuti e davanti ai passegeri sbalorditi è comparsa una volante della polizia che ha arrestato l'uomo, ancora con il coltello in mano.

I complimenti

«Quando mi sono reso conto del pericolo - racconta all'ANSA - ho pensato solo a due cose: l'incolumità dei miei passeggeri e assicurarli alla protezione delle forze dell'ordine». In pochi secondi ha ricordato quanto imparato in ore di lezione. «L'esperienza pregressa da conducente e la formazione che ho ricevuto all'Actv - ammette - sono stati fondamentali». Il primo a complimentarsi stamane è stato il sindaco di Venezia, Giuseppe Brugnaro. «A nome della città e mio personale, voglio esprimere il più sentito ringraziamento all'autista Actv - sottolinea - per aver affrontato con grande coraggio e lucidità una condizione di pericolo». Soddisfatto per l'esito della vicenda anche il presidente di Actv, Luca Scaabrin. «Questa operazione è riuscita bene - conferma - perchè c'è un bellissimo rapporto tra la control rooom, il Comune, l'Actv e le forze di polizia». 


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 00:45
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