«Il terrorismo è uno spettro, un individuo invisibile, inidentificabile – le parole della Di Genio - Cosa possiamo fare per prevenire fenomeni di terrorismo? Dovremmo innanzitutto regolamentare, disciplinare gli ingressi degli extracomunitari in Italia. Dobbiamo assolutamente non innalzare muri – sottolinea – però, laddove consentiamo l’ingresso, perché si possa dire attuato il principio di legalità e dunque rispettata la regola, dobbiamo accogliere e anche educare a queste regole chi viene nel nostro Paese». Un concetto ribadito più volte dall’avvocato. «Dobbiamo scegliere in Italia: o non facciamo entrare gli extracomunitari e andiamo ad aiutarli nei loro territorio, con i contributi che pure ottiene l’Italia per far entrare questa gente, oppure, se li accogliamo, li dobbiamo necessariamente integrare, educare alla nostra legalità».
«Non troviamo le parole per definire una persona che dice queste cose, pidiota è troppo poco», scrivono gli amministratori della pagina che ha come immagine un Tricolore sventolante con su impressa la scritta "No ius soli". Neppure le reazioni politiche si fanno attendere. Ma, anziché puntare il dito sul concetto di violenza espresso dall’avvocato, si soffermano sulla soluzione proposta dalla stessa. Il deputato salernitano di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Edmondo Cirielli, ex presidente della Commissione difesa e attuale responsabile del dipartimento giustizia del partito di Giorgia Meloni, all’avvocato Di Genio risponde: «Queste persone che arrivano nel nostro Paese e si macchiano di reati gravissimi, quali violenze sulle donne, vanno espulse. Altro che educate. Purtroppo, gli italiani in questi anni hanno imparato sulla loro pelle di cosa sono capaci questi selvaggi, pagando un prezzo altissimo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Settembre 2017, 21:24
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