La peggio gioventù: tra risse, rapine e stupri, il virus degli adolescenti. In un anno 30mila denunciati

La peggio gioventù: tra risse, rapine e stupri, il virus degli adolescenti. In un anno 30mila denunciati

di Giammarco Oberto

Musica rap e canne sulle panchine. Raga, ‘fra, bro’. Ronde a caccia di prede, schiaffi, minacce: «Dacci scarpe e cellulare, tanto sei ricco». Un masso da 15 chili lanciato in autostrada, non ci scappa il morto per caso. Un festino di prima mattina nella casa libera perché mamma lavora, e poi in tre a stuprare la compagna svenuta per gli shot di vodka pesca. L’assalto alla farmacia per tirare su qualche deca, e due coltellate nel petto del carabiniere che sbarra la fuga. Convocazione social per maxi risse 30 contro 30, bottigliate, coltelli. Cronache sempre uguali, da Nord a Sud.

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Protagonisti adolescenti, violenti, spietati.

Lo dicono i numeri: secondo l’Osservatorio nazionale sull’adolescenza, il 6,5% dei minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici, tre su 10 hanno partecipato a una rissa. E ancora, indagine Terre des hommes: uno su due ha subito atti di bullismo. E i numeri del Dipartimento per la Giustizia minorile: 30mila denunciati nel 2020, 713 ingressi negli istituti penali per i minorenni. Per chi finisce in carcere, il tasso di recidiva è superiore al 60%. Il reato più commesso: il furto. Poi lo spaccio e le lesioni.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Febbraio 2022, 12:45
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