91enne uccide il genero sotto gli occhi della figlia e si barrica in casa

91enne uccide il genero sotto gli occhi della figlia e si barrica in casa
Omicidio questa mattina, 19 maggio, a Silea, in provincia di Treviso, dove un 91enne ha ammazzato il genero dopo una lite. La tragedia si è consumata sulla soglia di una casa privata di via Nerbon. La vittima è un imprenditore, ad ucciderlo è stato l'anziano suocero, con un colpo di fucile sparato in faccia. La figlia dell'assassino nonché moglie della vittima, era nel cortile dell'abitazione, ed è stata portata sotto choc in ospedale.



Secondo quanto si è appreso, i due non andavano d'accordo, i dissapori erano frequenti, le liti anche. Ed è stato proprio al culmine di un diverbio che l'anziano, sulla soglia di casa, ha fatto fuoco contro il genero. L'omicida si è poi barricato in casa fino all'arrivo di carabinieri e polizia. Portato in caserma, è stato successivamente arrestato.

La vittima è Paolo Tamai, 63 anni, marito della figlia del suo assassino, Giovanni Padovan, 91enne. 

Paolo Tamai era un artigiano titolare, con un socio, di un'azienda di automazioni a Villorba (Treviso), anch'egli giunto sul posto non appena appresa la notizia. Secondo gli uffici comunali in relazione ai rapporti fra la vittima ed il suocero, Giovanni Padovan, il quadro era deteriorato da molti anni ma per questioni legate a rapporti interpersonali e non di natura economica.

L'anziano avrebbe sparato al genero da una finestra di casa mentre questo si trovava in cortile, di fronte all'altra parte di abitazione adiacente a quella di Padovan, in cui la vittima viveva con la moglie. La donna, colta da choc, è stata trasportata all'ospedale di Treviso accompagnata da una delle figlie.

L'omicida, sempre secondo quanto riferito dal sindaco di Silea, Rossella Cendron, abitava da solo ed era destinatario del servizio quotidiano di fornitura di pasti caldi.
In precedenza nella sua abitazione si recavano saltuariamente giovani che svolgevano servizio civile in municipio per rimanere qualche ora in sua compagnia. Sugli attriti fra Padovan e il genero, avrebbero riferito le figlie di Tamai, di recente sarebbero state proposte alcune segnalazioni ai servizi sociali del Comune ma, spiega ancora il primo cittadino, «in attesa di verifiche, sul nostro territorio ci risultano essere altre le questioni familiari difficili nell'elenco delle priorità dei casi da seguire con attenzione»

Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Maggio 2019, 17:10
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