Una donna su 5 fuori dal lavoro dopo un figlio: costrette a lasciare da un welfare carente
di Greta Posca
È quanto emerge dal rapporto "plus 2022", che raccoglie i risultati dell'indagine Inapp condotta su un campione di 45mila donne dai 18 ai 74 anni.
Sul calo della partecipazione femminile al mondo del lavoro dopo la maternità pesano condizione familiare, servizi di welfare e istruzione. Nei nuclei composti da un solo genitore, sottolinea il rapporto, sono più elevate le quote di uscita dall'occupazione dopo la maternità: 23% contro 18% tra le coppie. Nelle coppie invece è maggiore la permanenza nella non occupazione: 32% contro il 20% tra i monogenitori.
Resta il nodo della poca disponibilità e accessibilità, anche economica, degli asili nido. La scarsità di servizi per la prima infanzia - si legge nel rapporto - è confermata dalla percentuale di genitori occupati che dichiara di non aver mandato i propri figli all'asilo nido (56%). Per le famiglie che non possono farsi carico di tutti gli impegni di cura dei figli, i nonni sembrano essere l'alternativa più utilizzata (58%). Il "welfare-fai-da-te" è soprattutto utilizzata nel Mezzogiorno (63%).
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Marzo 2023, 07:45
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