25 Aprile, Draghi: «Non fummo tutti brava gente»

25 Aprile, Draghi: «Non fummo tutti brava gente»

Ai tempi del nazifascismo ha detto ieri il premier Mario Draghi «vi furono molti che si voltarono dall'altra parte in cui è più facile far finta di niente. Nell'onorare la memoria di chi lottò per la libertà dobbiamo anche ricordarci che non fummo tutti, noi italiani, brava gente».
Draghi prima e Sergio Mattarella poi uniti nel ricordare i valori della lotta di resistenza e preoccupati di spegnere inquietanti fenomeni negazionisti che da anni si manifestano.
«La crudeltà praticata dai nazifascisti anche contro anziani, donne e bambini inermi - ha detto il Capo dello Stato - non fiaccò l'aspirazione alla libertà, ma, anzi, rafforzò il coraggio e la determinazione di chi decise di opporsi. Rinascita, unità, coesione, i sentimenti che hanno consentito al Paese di archiviare con la Liberazione una pagina nefasta della sua storia».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Aprile 2021, 08:30
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