Coronavirus: turismo, arene e ristoranti si punta a riaprire il 18 maggio
di Rosario Dimito
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Il tutto adottando la metodologia concordata tra Colao, Cts e Iss di tenere sotto osservazione l'andamento dell'epidemia attraverso l'indice R0, lo stato del sistema sanitario locale riguardo le terapie intensive adeguate e una scorta di dispositivi Dpi, con le misure di accompagnamento dei trasporti che in queste ore contribuisce a ritardare il varo del Dcpm di Conte, atteso entro domani sera. Ritardo causato anche dalla complessità di ritagliare i perimetri dei comparti manifatture, costruzioni e servizi, che come certificato nella relazione Colao, condivisa da governo e altri interlocutori, partiranno tra due lunedì.
Lo step successivo alla riapertura delle prime fabbriche con la fase 2 bis, dovrebbe coinvolgere un'altra fetta di produzione e attività legate alla bella stagione e ad alcune scadenze. Uno dei quesiti sui quali si stanno interrogando gli scienziati e sanitari è la conclusione delle attività scolastiche. Cts, Iss, Inail stanno valutando, dopo gli scritti della maturità da svolgere da casa, di provare a tenere gli orali in classe, verso fine giugno, ma a livello individuale studente-professore divisi da un tavolo con distanze di sicurezza e mascherine, mentre gli altri alunni aspetteranno fuori. Altri aspetti controversi riguardano i lavoratori della medio-piccola impresa, pari al 70% del mondo della produzione, per un totale di circa 7,5 milioni di unità dove si deve organizzare per esempio, lo spazio mensa: data la ristrettezza delle dimensioni non è facile dovendo assicurare le distanze di sicurezza. Ma c'è anche la sorveglianza sanitaria. In queste fabbriche non sempre c'è un medico ma è possibile prefigurare una sorveglianza multipla attraverso consorzi di imprese che si avvalgano di un medico del lavoro o poggino sui 190 centri sanitari di cui è dotata Inail.
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AUTOCERTIFICAZIONE SUI TRENI
Dalla produzione all'estate, l'Italia del post-lockdown punta a recuperare il tempo perduto, anche riguardo la cura della persona che, secondo il codice Ateco, rientra nelle zone rosse: al numero 96 ci sono altre attività di servizi per la persona che hanno classe di aggregazione 2 e classi di rischio medio-alta. I parrucchieri potrebbero far parte delle riaperture del 18 maggio, a condizione lavorino con entrate una per volta e i dipendenti utilizzino il sistema Dpi e i guanti con orari più lunghi. Potrebbero riaprire le palestre, specie quelle all'aperto, mantenendo le distanze, senza utilizzo degli spogliatoi ma per esempio, di salviette igienizzanti. Così i bar e ristorante, specie all'aperto: l'idea è di adottare le accortezze dei tavoli distanti, massimo due persone con mascherine. Cinema all'aperto e arene avanti tutta. Ci si dovrebbe spostare liberamente da una regione all'altra, anche utilizzando l'Alta velocità con sistemi di distanziamenti, protezioni, corsie differenziate: per muoversi potrebbe essere necessaria l'autocertificazione altrimenti inutile.
Rosario Dimito
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Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Aprile 2020, 08:58
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