Coronavirus, supermercati presi d'assalto nelle zone rosse (e non solo)

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Supermercati presi d’assalto, già dall’apertura, ad Asti, Treviso, e non solo dopo il nuovo decreto sul coronavirus. Parcheggi pieni e code alle casse, per far incetta di prodotti di prima necessità in alcuni dei più frequentati store della grande distribuzione. Al momento non si registrano invece grandi afflussi di veicoli in entrata e uscita ai due caselli autostradali di Asti Est e Asti Ovest. La stazione ferroviaria è deserta.

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A Milano non si parla di assalti, «ma c’è grande affluenza», spiegano gli addetti ai lavori. «Già dall’apertura è venuta tanta gente, sarà una lunga giornata», spiega all’Ansa, un addetto alla sicurezza in un’Esselunga mentre blocca la gente all’ingresso facendola entrare a scaglioni. Corse all’acquisto anche nei grandi supermercati di Treviso (primi su tutti gli IperLando di Preganziol) «stiamo a distanza», ripetono i clienti tra loro. 

Già da oggi, invece, resteranno chiusi la domenica i supermercati di Cremona, come prevede il decreto firmato nella notte dal presidente del Consiglio con le nuove misure per contenere il coronavirus, che «sono entrate in vigore da questa notte». Il sindaco Davide Galimberti lo ha scritto in un post su Facebook per spiegare ai cittadini cosa prevede il testo. Oltre alla richiesta di evitare gli spostamenti «già da questa mattina - ha spiegato -, vi è la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, supermercati, medie strutture di vendita e mercati, la chiusura di bar e ristoranti dopo le 18 e comunque durante l’apertura dovranno tutti garantire le adeguate distanze (1 metro) tra una persona e l’altra».
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Marzo 2020, 13:09
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