Fase 2, domande e risposte: visite, congiunti, viaggi e passeggiate

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di Michela Allegri e Simone Canettieri
Nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus le parole d’ordine saranno: «Evitare gli assembramenti». Diventeranno sorvegliati speciali parchi, fermate degli autobus, stazioni, supermercati e negozi che da domani riapriranno: le forze dell’ordine dovranno verificare che vengano rispettate le norme anti-contagio, a partire dalla distanza di sicurezza e dall’utilizzo delle mascherine.

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Sarà ancora vietato andare a trovare gli amici e raggiungere le seconde case. Nella circolare indirizzata ai prefetti, il Viminale chiarisce che non è il momento di allentare la presa: il rischio, con la graduale riapertura, è che tutti gli sforzi fatti finora vengano vanificati. Quindi l’attenzione dovrà essere altissima. Se all’interno delle città i controlli su strada saranno più blandi, perché con l’allentamento delle restrizioni praticamente tutti avranno un motivo per uscire di casa, gli occhi saranno puntati sui luoghi a rischio assembramento, dalle piazze ai negozi, dalle ville ai parchi.

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AUTOBUS E PARCHI
Polizia, carabinieri, vigili dovranno verificare che a bordo degli autobus e dei vagoni della metropolitana ci sia un numero di persone tale da consentire il rispetto delle distanze anti-contagio e, soprattutto, che tutti i passeggeri indossino le mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e a bordo dei mezzi pubblici. In caso contrario, scatterà la sanzione. La stessa cosa vale per l’attività fisica all’aperto: è consentita anche lontano da casa, ma deve essere svolta in solitudine, oppure rispettando almeno due metri di distanza. Fonti di Governo specificano che «lo spostamento autorizzato è quello strettamente necessario. Una volta conclusa l’attività è obbligatorio fare subito rientro a casa». Fari puntati anche su negozi e supermercati: dove sia possibile, dovranno essere organizzati percorsi differenti per ingressi e uscite, mentre vicino alle casse dovranno essere posizioni gel igienizzanti e guanti.

Impennata di controlli anche nelle stazioni ferroviarie: verrà fermato chi salga o scenda dai treni per capire se abbia validi motivi per spostarsi. I confini regionali rimarranno presidiati, così come le strade statali e provinciali. «Non ci interessa se passano cento persone dalla Toscana al Lazio, ma se cento persone, dopo aver preso una birra d’asporto, si mettono a chiacchierare per strada», spiegano dal Viminale.

AMICI E SECONDE CASE
Si potrà fare visita ai parenti e si potrà incontrare il fidanzato o la fidanzata, ma per rivedere gli amici sarà necessario aspettare: non rientrano tra gli «stabili legami affettivi» che giustificano gli spostamenti, spiega Palazzo Chigi. Per il momento resta anche il divieto di raggiungere seconde case, anche se non è escluso che le cose cambino. Il ministro Roberto Speranza dice che «raggiungere le seconde case è vietato, anche quelle presenti in regione, in quanto non rientra negli stati di necessità». E in serata anche fonti di Palazzo Chigi hanno chiarito che per adesso «il principio cardine resta che gli spostamenti si fanno per salute, lavoro, o necessità. Lo spostamento in una seconda casa non è una necessità». Il Governo potrebbe però allentare la stretta nelle prossime ore e la stessa cosa vale per gli allenamenti degli atleti.

L’ALLARME
Intanto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, lancia l’allarme per i rischi legati alla riapertura. Il disagio sociale provocato dal lockdown potrebbe avere ripercussioni sull’ordine pubblico, ha scritto nella circolare inviata a questori e prefetti. Il malcontento generale potrebbe infatti sfociare in proteste di piazza, e ci sarà anche una ripresa della criminalità comune e predatoria, così come il tentativo delle mafie di infiltrarsi nell’economia. Fino ad oggi, le forze di polizia hanno lavorato per limitare o escludere le occasioni di rischio di diffusione del contagio, «in primis mediante la massima rarefazione dei contatti sociali», si legge nel documento.

Nella fase 2, invece, bisognerà «conciliare» il «primario e prevalente obiettivo della tutela della salute del personale, alla cui salvaguardia deve essere ispirata ogni azione» con la nuova situazione determinata «dall’allentamento delle misure di confinamento». Sarà quindi necessario riorganizzare gli uffici, «nella consapevolezza che il passaggio da una fase all’altra non potrà che essere caratterizzato da coerenza, prudenza e gradualità». I controlli anti-assembramento saranno accompagnati da un’attività di monitoraggio, in modo da segnalare agli enti locali le situazioni più a rischio per rimodulare modalità e orari di aperture e rivedere la frequenza delle corse dei mezzi pubblici.


Congiunti. Chi posso andare a trovare?

Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti. Ma quali sono i “congiunti” a cui fa riferimento il Dpcm? Si tratta dei coniugi, dei partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). Bisogna sempre rispettare la distanza di un metro e indossare la mascherina. 

Affetti. Si può far visita al fidanzato o a un amico?

È possibile andare a fare visita al fidanzato oppure alla fidanzata, perché si tratta di persone a noi «legate da uno stabile legame affettivo». Non sarà invece possibile andare a trovare gli amici, che non rientrano tra i congiunti. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, dissipando i dubbi sul passaggio che ha fatto più discutere del nuovo decreto. Saranno anche possibili le visite tra partner delle unioni civili, nel caso in cui si siano ritrovati ad affrontare il lockdown in luoghi differenti.


Pranzo. Posso restare a mangiare dalla nonna?

L’ultimo decreto emanato dal Governo prevede una nuova voce tra gli stati di necessità: la visita ai congiunti. Categoria che comprende genitori, fratelli, cugini, zii e, ovviamente, nonni. È consentito andare a trovare la nonna e il nonno, mantenendo però le distanze di sicurezza e indossando un dispositivo di protezione individuale. È consentito anche pranzare insieme, senza creare però assembramenti: le riunioni di famiglia sono assolutamente vietate.

Feste. È possibile organizzare un party?


Per organizzare feste con gli amici bisogna aspettare. Ancora non si sa quando sarà possibile brindare insieme. Di certo questo non accadrà a partire dal 4 maggio, giorno in cui inizia la fase 2. In diversi passaggi del Dpcm si fa espressamente divieto di qualsiasi forma di assembramento sia nei luoghi all’aperto, come i parchi, che all’interno degli appartamenti. Insomma prima di partecipare di nuovo a party, i brindisi e compleanni passerà ancora del tempo.


Funerali. Si possono celebrare esequie religiose e non?

Sì, si possono svolgere celebrazioni funebri, con un numero di partecipanti massimo fissato in 15 persone, indossando le mascherine protettive e possibilmente all’aperto. È consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. C’è però il divieto di creare assembramenti: se non fosse possibile evitarli, il Sindaco potrà disporre la temporanea chiusura dei cimiteri.

Autocertificazione. Bisogna scaricare un nuovo modulo?

La nuova autocertificazione è quasi identica alla precedente, ma c’è un’aggiunta nella sezione in cui si deve indicare il motivo dello spostamento: è presente anche la giustificazione «incontro con i congiunti». Rispetto alle scorse settimane si dovrebbero allentare le maglie dei controlli: per gli spostamenti per motivi di lavoro e le passeggiate non è più indispensabile il modulo. Per recarsi al lavoro, a chi lo possiede, dovrebbe essere sufficiente esibire un tesserino.


Lavoro. È sufficiente il tesserino professionale?

Sì, è sufficiente mostrare il tesserino. Palazzo Chigi ha fatto sapere che la giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. 
In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare sempre la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.


Passeggiate. Si può uscire anche solo per fare due passi?

È consentito svolgere una passeggiata individualmente, a meno che non si esca insieme ad un convivente. 
In pratica da casa si può uscire per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (il decreto include tra queste ipotesi la visita ai congiunti), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. C’è un’ulteriore novità a partire da domani la passeggiata sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. 

Ristoranti. Si può ritirare il cibo e mangiare poi all’aperto?

l Dpcm, sempre a partire dal 4 maggio, consente la ristorazione da asporto per bar, ristoranti e simili, che si va ad aggiungere all’attività di consegna a domicilio già ammessa. Il servizio di consegna deve svolgersi nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, evitando che al momento della consegna ci siano contatti personali. Inoltre il cibo non potrà essere consumato in prossimità dell’esercizio, per evitare assembramenti.

Negozi. Posso riprendere lo shopping?

Sarà possibile acquistare in negozio solamente i prodotti che rientrino nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita, mentre sono consentite le consegne a domicilio. Il tutto nel rispetto dei requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. È possibile fare shopping anche via internet, per televisione, per corrispondenza, per telefono e comprando la merce per mezzo di distributori automatici. Riapriranno le concessionarie di autoveicoli.

Colf e tate. Posso ricominciare a fare venire la domestica?

Colf, badanti e babysitter possono continuare a prestare servizio, a prescindere dalla convivenza. Il lavoro indispensabile dei collaboratori domestici potrà continuare ad essere esercitato nel rispetto di tutta una serie di precauzioni e limiti per evitare il contagio. Questo significa che i dipendenti, all’interno degli appartamenti dove prestano servizio, dovranno rispettare le distanze di sicurezza di un metro e indossare le mascherine.

Spostamenti. Posso tornare nel mio domicilio in un’altra regione?

Il Dpcm del 26 aprile 2020 consente lo spostamento fra Regioni, ma solo per fare rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Questo viaggio sarà ammesso anche se si provenga da un’altra Regione. Non sarà però consentito fare avanti e indietro, entrando e uscendo dai confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi che rendono lo spostamento legittimo: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute.

Mascherina. Sarà obbligatoria per uscire? E sui mezzi pubblici?

Sono il simbolo della lotta al Covid-19. Per la prima volta a livello nazionale diventa obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico (come i mezzi di trasporto pubblico e gli esercizi commerciali). Il nuovo Dpcm ribadisce, inoltre, l’obbligo di rimanere all’interno della propria abitazione per tutti coloro che presentano sintomi legati a sindromi respiratorie e una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.

Seconde case. Ci si può andare? Solo nella Regione o anche fuori?

È ancora vietato andare nelle seconde case, anche se si trovano all’interno della regione di residenza: si potranno raggiungere solamente in caso di assoluta necessità. Il Dpcm del 26 aprile 2020 consente infatti lo spostamento esclusivamente nei casi in cui ricorrano comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza, motivi di salute. Quindi è da escludere l’opzione della seconda casa per motivi di svago e villeggiatura, anche se la stretta potrebbe allentarsi nelle prossime ore.

Auto. Si può dare un passaggio a un amico?

Per incontrare gli amici sarà necessario aspettare ancora un po’ di tempo, perché Palazzo Chigi ha specificato che non sono compresi fra gli stabili legami affettivi che giustificano lo spostamento. Sarà possibile dare un passaggio in auto a un amico solamente in caso di assoluta necessità e urgenza, per esempio per accompagnarlo in ospedale oppure a una visita medica, nel caso sia impossibilitato a muoversi da solo. In auto dovranno essere mantenute le distanze di sicurezza e dovranno tassativamente essere indossate le mascherine. 

Parchi. Posso accompagnare un figlio a giocare?

Sì, è consentito. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardinetti è consentito, ma sarà condizionato al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento. Dovrà essere sempre mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Palazzo Chigi sottolinea che non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che, ai sensi del nuovo Dpcm, restano chiuse. Il sindaco, inoltre, ha la possibilità di disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare il rispetto delle normative anti-contagio.

Sport/1.Quali attività sono consentite?

Non c’è un elenco dettagliato degli sport che si possono praticare. Tuttavia quelli di squadra, come il calcio, il rugby, il basket, la pallavolo e la pallanuoto che prevedono un contatto fisico sono da escludere. Nell’ultimo decreto emanato dal Governo si parla esplicitamente di attività sportive consentite, ma a patto che vengano svolte individualmente. Gli sport individuali, come le molte discipline dell’atletica leggera, sono più sicuri. Possono essere praticati anche con altre persone, a patto di rispettare la distanza di almeno due metri. Restano assolutamente vietati gli assembramenti. 

Sport/2. Si può usare l’auto o il bus per spostarsi?

Al fine di svolgere l’attività sportiva è consentito spostarsi sia con i mezzi pubblici che con quelli privati per raggiungere il luogo individuato, che non dovrà più per forza essere sotto casa: la novità è che da domani ci si potrà spostare dal proprio quartiere per fare attività motoria, a patto di rientrare appena terminato. Non è però consentito uscire dalla Regione di residenza. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. Resta sempre obbligatorio rispettare la distanza interpersonale e sono vietati gli assembramenti. 


 
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Maggio 2020, 13:31
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