Coronavirus, così la cucina può diventare una trappola

Quarantena e routine, così la cucina può diventare una trappola

di Valentina Arcovio
Restate a casa... ma lontani dal frigorifero. È uno dei tanti simpatici moniti che circolano ormai da giorni sui social. Ma aldilà dell'ilarità che può scatenare, il messaggio è certamente serio: evitiamo che questa quarantena diventi una trappola alimentare per noi e la nostra famiglia. Una trappola da cui sarà poi difficile uscire, anche molto dopo che l'emergenza Covid-19 sarà finalmente passata.
«In questi giorni in cui il coronavirus ci sta costringendo a rimanere a casa l'aumento della frustrazione e dello stress è quasi matematico», dice la psicoteraeuta Eleonora Iacobelli, presidente dell'Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) e responsabile Trainer del Centro Bioequilibrium. «Il cambiamento della routine e l'eccessivo tempo trascorso in casa - continua - ci portano inevitabilmente ad aprire costantemente il frigorifero per noia o per alleviare gli stati di ansia e agitazione». Trovare un equilibrio anche nell'alimentazione può essere davvero difficile. «La quarantena forzata, le innumerevoli ore passate sul divano a guardare la tv e l'impossibilità di andare in palestra - sottolinea Iacobelli - sono un grave rischio per la nostra linea. La noia, insieme alla grande quantità di tempo che trascorriamo in casa sono sicuramente i nostri peggiori nemici che ci spingono ad ingurgitare grandi quantità di cibo senza poi avere la possibilità di smaltirle». Un pericolo temuto anche da Giacinto Miggiano, direttore del Centro di Nutrizione umana della Università Cattolica e direttore dell'Uoc di Nutrizione Clinica della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma. «Quando ansia e noia ci assalgono si tende a trovare rifugio in alimenti ipercalorici», dice. «La cosa che assolutamente bisogna evitare è di abbuffarsi di dolci e, in generale, di alimenti zuccherati», aggiunge Miggiano.
LE DEBOLEZZE
Più facile a dirsi che a farsi. «Cominciamo a evitare di comprare cibo poco sano», suggerisce Iacobelli. «Non riempite dispensa e frigorifero con alimenti ipercalorici, così non avrete la tentazione di mangiarli», aggiunge. Per Miggiano si tratta di un consiglio sensato. «Ognuno conosce le proprie debolezze, il trucco sta nell'evitare proprio di metterle in dispensa, magari in bella mostra», sottolinea l'esperto. Al massimo ci si può concedere qualche piccola eccezione. «Purché a dosi contenute, meglio a metà mattina o nel primo pomeriggio», suggerisce Miggiano. In generale, mai come in questo periodo bisogna seguire le poche buone regole note per una corretta alimentazione. «Le giornate sembrano più lunghe e mi rendo conto che è più dura stare alla larga dal cibo», dice Miggiano. «Per questo consiglio di evitare di mangiare troppo a pranzo e a cena. Meglio frazionare l'assunzione di calorie in 5-6 piccoli pasti durante tutto il giorno», suggerisce. «Inoltre, considerato il maggior tempo a disposizione in casa, non si hanno più scuse per non aderire alla regola delle 5 porzioni di frutta e 5 porzioni di verdura al giorno», aggiunge.
Il tempo in più a disposizione, da occupare anche con attività da proporre e svolgere con i propri figli, lo si potrebbe impiegare nel recuperare vecchie e sane ricette. «Magari preparando i piatti della nostra tradizione con gli ingredienti che fanno della dieta mediterranea il regime alimentare più salutare», consiglia Miggiano. Alessandro Circiello, noto chef della televisione, suggerisce di rispolverare le vecchie ricette della nonne, sfruttando specialmente alimenti come i legumi. «Anziché preparare biscotti o torte al cioccolato con i propri figli, perché non fare insieme una più salutare torta di mele?», suggerisce lo chef. «Magari usando l'olio extravergine di oliva al posto del burro, mischiando farina bianca con farina integrale. Poi uova e zucchero di canna, e infine pezzetti di mela», consiglia Circiello.
LE ENDORFINE
Bisogna, infine, fare in modo che il cibo non diventi l'unico rifugio contro ansia, paure e noia. «Evitate di riversare la frustrazione sul cibo ed impiegate l'energia che avete in lavori manuali, come la pulizia quotidiana della casa, svuotare la soffitta o la cantina, riparare qualcosa che rimandate da tempo o occuparsi del giardino», dice Iacobelli. «Cercate di non rinunciare all'attività fisica anche in casa, ovviamente nei limiti del possibile, poiché aumenta la produzione di endorfine e, quindi, il buon umore», aggiunge. In questo modo, quando finalmente si ritornerà alla vita normale, si spera in tempo con l'arrivo della bella stagione, non ci sarà bisogno di litigare con la bilancia o disperarsi per l'imminente prova costume. «Anche in questo caso vale il detto: prevenire è meglio che curare», conclude Miggiano.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Marzo 2020, 15:09
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