L’ultima follia: “Corona party” tra i ragazzi per infettarsi e avere la Carta

La nuova moda arriva dall'Austria e si sta diffondendo in Alto Adige

L’ultima follia: “Corona party” tra i ragazzi per infettarsi e avere la Carta

di Michela Allegri

Meglio infettati che vaccinati. È la convinzione - errata - degli organizzatori dei “Corona party”: feste alle quali sono presenti alcuni soggetti positivi al Covid, che hanno il compito di contagiare i partecipanti. L’ultima moda no vax è approdata in Alto Adige dall’Austria, dove un uomo è deceduto dopo uno dei raduni a base di virus. Si tratta di uno stratagemma assurdo escogitato per ottenere il Green pass senza doversi sottoporre alla vaccinazione: il certificato verde, infatti, viene rilasciato anche a chi è guarito dalla malattia e ha quindi sviluppato in modo naturale gli anticorpi.


IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che si parla di Corona party: in piena emergenza, nel luglio del 2020, la moda era diffusa soprattutto negli Stati Uniti. All’epoca, a trovarsi erano soprattutto giovani che non credevano nella pericolosità del Covid. Questa volta, invece, si tratta di persone che vogliono boicottare la campagna vaccinale, ottenendo comunque il pass. Un atteggiamento pericolosissimo, soprattutto in Alto Adige, che si trova ormai sulla soglia della zona gialla e che ha una delle percentuali di popolazione vaccinata più basse d’Italia. I rischi per la salute sono enormi. L’allarme arriva proprio dalle autorità sanitarie altoatesine, che hanno segnalato come il ricorso alle immunizzazioni “fai da te” abbia coinvolto anche alcuni bambini delle scuole elementari, spinti dai genitori No mask e No vax a incontrare persone positive al Covid per sviluppare prima il contagio e poi l’immunizzazione.


LA DENUNCIA
La denuncia arriva da Patrick Franzoni, vice coordinatore dell’unità Covid di Bolzano: «Ci sono giovani, anche di età scolare, che si incontrano con positivi e cercano di acquisire l’infezione, non rendendosi conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani. Ci sono conseguenze a lungo termine e anche i meno anziani possono finire in ospedale». Uno dei rischi è quello di ammalarsi di long Covid: in Austria è già successo a diversi trentenni che hanno partecipato ai party, come ha raccontato un medico al quotidiano Die Presse. Raduni con positivi sono stati segnalati nelle scorse settimane nei pressi di Bolzano e anche in altre zone dell’Alto Adige, soprattutto dove il tasso di vaccinati è particolarmente basso. La situazione dei contagi inizia a preoccupare: «In Alto Adige - ha aggiunto Franzoni - abbiamo numeri in salita, anche alla luce dei dati che arrivano dall’Austria, con incidenze oltre 1.500. Siamo ormai vicinissimi alla zona gialla». Nella regione sembra invece finalmente decollare la campagna booster, dopo l’apertura a tutte le fasce d’età una volta trascorsi sei mesi dall’ultima dose. Secondo il medico, l’esempio di Israele dimostra che con la terza dose si riesce a contenere la curva della quarta ondata.


Quella dei Covid party non è l’unica moda che preoccupa. Oltrebrennero va a ruba un vermicida per cavalli, l’Ivermectina, indicato dal leader del Partito della Libertà Austriaco, Herbert Kickl, come presunto farmaco Covid alternativo. Il politico dell’ultradestra, che attualmente si trova in quarantena perché risultato positivo al virus, in diverse occasioni aveva ipotizzato l’efficacia del medicinale se assunto insieme ad alcune vitamine. Nel Paese l’Ivermectina è praticamente sold out. Intanto, una donna è finita in terapia intensiva dopo averlo assunto, mentre un uomo è stato ricoverato per un’overdose di vitamina B. Il fenomeno è talmente preoccupante che l’azienda farmaceutica che produce l’Ivermectina è intervenuta pubblicamente, mettendo in guardia dall’assunzione.
 


Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Novembre 2021, 17:28
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