Allarme Mediterrameno. Nell'ultimo secolo e mezzo il mare nostro si è innalzato di circa 1,25 millimetri l'anno, un tasso più che raddoppiato rispetto agli ultimi 4mila anni. Il dato arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto da un team internazionale coordinato da Matteo Vacchi, ricercatore dell'Università di Pisa, cervello di ritorno nel 2019 grazie al programma Rita Levi Montalcini. «Questo lavoro - spiega Matteo Vacchi del Dipartimento di Scienze della Terra - ci ha permesso di quantificare in modo dettagliato gli impatti delle emissioni di gas serra legate alla rivoluzione industriale sull'innalzamento del Mar Mediterraneo questo ci permetterà di calibrare meglio gli scenari futuri, i modelli attualmente disponibili sono infatti rilasciati su scala globale e devono quindi essere calibrati su scala più piccola, in particolare per un bacino semi-chiuso come il Mediterraneo dove le conseguenze del cambiamento climatico sono significativamente diverse da quelle degli Oceani globali». Lo studio ha riguardato complessivamente l'andamento dei tassi di innalzamento del Mediterraneo centrale e occidentale negli ultimi 10.000 anni.
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I dati sono stati ricavati da circa 400 indicatori di paleo-livelli del mare datati al radiocarbonio e derivati per la maggior parte da carotaggi e campionamenti subacquei effettuati tra il livello del mare attuale e circa -45 metri di profondità.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Luglio 2021, 14:00
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