«Non ce la faccio più», molla la corda e precipita: alpinista muore sul Cervino

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Un alpinista polacco di 56 anni è precipitato sul versante italiano del Cervino per almeno 200 metri. L'alpinista è caduto dalla parete chiamata Cheminée, passaggio obbligato per raggiungere il bivacco Capanna Carrel, a 3.830 metri di quota. Qui è stato portato il suo compagno di scalata, illeso.  Nel pomeriggio è stato recuperato il corpo senza vita dell'alpinista.  «Era quasi arrivato in cima alla parete» chiamata Cheminée «quando mi ha detto '“non ce la faccio più. Poi ha mollato la corda ed è caduto», ha riferito l'amico ai soccorritori. Il compagno di scalata, suo connazionale di 34 anni, procedeva davanti.


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I due non erano legati ma solo aggrappati alla corda fissa.
Il cadavere è stato ritrovato in una pietraia, sotto un salto di rocce. Erano partiti oggi, venerdì 30 agosto, dal rifugio Oriondé Duca degli Abruzzi (2.802 metri) per arrivare, entro sera, al bivacco Capanna Carrel (3.830 mt). Da qui, domani avrebbero dovuto raggiungere la vetta del Cervino (4.478 metri), seguendo la via normale italiana. Gli accertamenti sono affidati dal Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia. L'elicottero è riuscito a intervenire solo alcune ore dopo l'incidente a causa della scarsa visibilità.


 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Agosto 2019, 19:00
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