Camilla Canepa,18enne morta dopo AstraZeneca, omissioni e responsabilità: oggi la verità dal certificato anamnestico

Camilla Canepa,omissioni e responsabilità: oggi la verità dal certificato anamnestico

In attesa dell'autopsia di domani, si attende per oggi un altro importante passo per le indagini sulla morte di Camilla Canepa, 18enne di Sestri Levante, morta 15 giorni dopo essersi sottoposta al vaccino anti Covid AstraZeneca. Nella giornata di oggi verrà consegnata ai pm Puppo e Rombolà la documentazione sequestrata dal Nas dei carabinieri. Sul loro tavolo ci sarà il certificato anamnestico di Camilla, sequestrato dalla Asl4. Decisivo nelle indagini sul suo decesso per accertare se ci siano responsabilità e di chi nella morte della giovane. 

La ragazza avrebbe avuto una malattia autoimmune che implica un basso livello di piastrine nel sangue, tuttavia nella scheda non sarebbe indicata la "piastrinopenia". Camilla si era sottoposta anche ad terapia a base di estrogeni nelle ore successive alla vaccinazione. A fare chiarezza sulle eventuali omissioni, sarà oggi l'arrivo della documentazione medica sul tavolo dei pm. Nelle scorse ore i genitori della ragazza hanno negato l'esistenza della malattia autoimmune, concetto ribadito dall'avvocato di famiglia: «La ragazza non aveva alcuna malattia ereditaria».

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Il sequestro del certificato anamnestico è stato effettuato dal Nas tre giorni fa, ma il modulo del consenso informato, così come il resto degli atti, erano ancora negli uffici della Asl4, e verranno consegnati agli inquirenti oggi. L'unica cosa certa è che Camilla Canepa è morta a 18 anni dopo aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Ma i dubbi sulla sua morte sono tanti, domande che possono venir sciolte in parte dall'autopsia di domani, affidata all'anatomopatologo Luca Tajana e all'ematologo Franco Piovella, ma soprattutto dal materiale documentale acquisito dai Nas per conto della procura. Le cartelle cliniche prelevate presso l'ospedale di Lavagna e al Policlinico San Martino di Genova parlano chiaramente non solo della piastrinopenia autoimmune familiare ma anche dell'assunzione di farmaci a base di estrogeni che vengono qualche volta utilizzati proprio per le pazienti con questo tipo di patologia.

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SCHEDA ANAMNESTICA - Resta da stabilire se la terapia con estrogeni seguita da Camilla e la malattia immunitaria abbiano interferito con il vaccino amplificando il rischio di trombi.

Tra le carte che gli inquirenti vogliono esaminare c'è anche la scheda anamnestica che Camilla deve aver obbligatoriamente compilato prima di farsi inoculare il vaccino. Il documento contiene domande ben precise come, per esempio, se il vaccinando soffra di malattie cardiache o polmonari, asma, malattie renali, diabete, anemia o altre malattie del sangue e chiede di specificare farmaci, integratori naturali, vitamine, minerali o eventuali medicinali alternativi che si stanno assumendo. Camilla ha detto ai vaccinatori di avere una piastrinopenia immune? ha detto che stava prendendo estrogeni?

Tutto questo doveva essere riferito al momento dell'anamnesi che è obbligatoria per chi ha deciso di vaccinarsi sia con Vaxzevria di AstraZeneca che con il vaccino Comirnaty di Pfizer. I carabinieri del Nas hanno notificato all'Asl4 un decreto di esibizione e sequestro del certificato anamnestico di Camilla che verrà consegnato ai Nas oggi. Fino a quel momento non c'è la certezza che Camilla abbia 'omesso' di riferire della piastrinopenia o della terapia a base di estrogeni. Ma c'è di più. Quattro giorni dopo aver ricevuto la dose di vaccino, Camilla ha assunto due farmaci, un progestinico e un estrogeno che, secondo quanto appreso da fonti investigative, servivano per ridurre un problema ginecologico. Cinque giorni dopo l'assunzione degli estrogeni, Camilla ha cominciato a avvertire un forte mal di testa ed è stata accompagnata all'ospedale di Lavagna dai genitori.

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Una prima tac non avrebbe mostrato problemi particolari, secondo quanto appreso dagli inquirenti. In questo caso, la documentazione medica, che sarà esaminata dagli esperti della procura, sarà dirimente. Il 5 giugno Camilla viene ricoverata di nuovo e una nuova tac rivela la trombosi del seno cavernoso cerebrale. Trasferita al San Martino e operata, muore giovedì. E i magistrati vogliono capire perché. Quindi hanno sequestrato tutta la documentazione medica ma anche la lettera del Cts in merito agli Open Day e hanno acquisito il rapporto dell'Ema sulla possibilità di trombosi post vaccinali nella fascia d'età di Camilla. Oggi saranno le carta a parlare e non solo. Non è escluso che gli inquirenti vogliano sentire il medico che aveva in cura la ragazza, i genitori di Camilla (che, secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbero detto «Camilla era sana»), e forse anche il tecnico che ha raccolto l'anamnesi. Intanto, Codacons ha depositato un esposto in procura chiedendo di indagare il ministro Speranza, il commissario Figliuolo e la Asl competente per aver autorizzato AstraZeneca nella fascia d'età di Camilla e ha promosso una class action.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Giugno 2021, 11:44
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