Bonus edilizi mai eseguiti, maxi-truffa: la Finanza sequestra 772 milioni in Campania

Tra i soggetti nel mirino anche molti percettori di reddito di cittadinanza

Maxi-truffa a bonus edilizi mai eseguiti: la Finanza sequestra 772 milioni in Campania

Una maxi truffa. Un sequestro di crediti derivanti da bonus edilizi e di locazione per oltre 772 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Frattamaggiore (Napoli) nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord. I crediti oggetto del sequestro disposto dall'ordinanza del gip di Napoli Nord sono vantati da 143 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, rispettivamente residenti o aventi sede per la maggior parte tra le province di Napoli e Caserta. Tra questi, figurano molti percettori di reddito di cittadinanza, oltre il 70% dei responsabili, ma anche parcheggiatori abusivi, persone segnalate per contiguità con la camorra e, in un caso, un detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta della prosecuzione di indagini sulla circolazione di crediti per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico e per canoni di locazione, previsti dal decreto Rilancio, che lo scorso marzo hanno portato al sequestro di circa 108 milioni di euro nei confronti di due fratelli imprenditori residenti a Vallo della Lucania (Salerno).

Reddito di cittadinanza: truffa da 4 milioni di euro, scoperti e denunciati 140 "furbetti"

Draghi e Superbonus 110%, dai costi triplicati alle frodi: ecco perché l'incentivo non conviene più

Gli approfondimenti compiuti sulle negoziazioni dei due imprenditori hanno consentito di individuare un'ulteriore numerosa platea di cessionari, i cui crediti derivavano da lavori edili e locazioni immobiliari in realtà inesistenti.

I cessionari avevano comunicato all'Agenzia delle Entrate la disponibilità di crediti per svariati milioni di euro ricevuti a fronte di lavori di ristrutturazione in realtà mai eseguiti. Tra i casi oggetto dell'indagine spicca quello di un detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere che avrebbe ricevuto lavori di ristrutturazione per oltre 34 milioni di euro e, al contempo, ne avrebbe eseguito egli stesso per oltre 30 milioni di euro, il tutto mentre era detenuto. La somma oggetto del sequestro comprende i crediti ceduti a Poste Italiane ai fini della loro negoziazione, nella misura di decine di milioni di euro, in base a una quantificazione tuttora in corso. La Procura di Napoli Nord, guidata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, ha quindi ottenuto dal gip il sequestro preventivo di crediti per un importo complessivo pari a 772.400.276 euro, al fine di impedire, mediante la possibile cessione a istituti finanziari, l'indebita erogazione di risorse pubbliche. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 15:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA