Bollette in vetrina accanto ai menu, la protesta di bar e ristoranti. «Aumenti sino al 300%»

I costi esplosivi si stanno lentamente trasferendo sui prezzi che paga il consumatore finale

Bollette in vetrina accanto ai menu, la protesta di bar e ristoranti

Pubblicizzare e condividere al massimo i disagi che gli imprenditori stanno affrontando a causa del caro energia. Questo è l'obiettivo di "Bollette in vetrina", una iniziativa promossa dalla Confcommercio e dalla sua Federazione dei pubblici esercizi. La intendono come un'operazione trasparente per mostrare agli avventori di bar e ristoranti in quale drammatica le imprese si trovano. E per spiegare ai clienti che se vedranno prezzi rialzati un motivo c'è: bisogna pagare le bollette esorbitanti che stanno arrivando.

Perché i costi dell'energia si stanno lentamente ripercuotendo sui prezzi finali al cliente. A Nuoro, in Sardegna, si registrano aumenta delle bollette che sfondano il 300%. Attraverso l'esposizione in vetrina in un bar di due bollette dell'energia elettrica, ad esempio di luglio 2021 e la corrispondente del luglio 2022, si nota l'esplosione dei costi per la fornitura dell'energia. Tra gli aumento rilevato da un campione di alcune imprese associate l'abbigliamento/calzature segna un +72,54%, gli alberghi +209,61%, gli alimentari/macellerie +166,34%, l a distribuzione organizzata +332,25 % , i bar e ristoranti +134,72%, i panificatori +125,20%, la pasticceria +331,18% , il commercio edile e fabbricazione laterizi +198,16%,

«Il caro energia sta assumendo il profilo di una vera con emergenza costi che nel giro di un anno sono triplicati e con prospettive di ulteriore peggioramento - sottolineano da Confcommercio Nuoro Ogliastra - le misure del governo, al momento, non sono sufficienti e siamo in attesa di sapere quali altre iniziative verranno prese in questi giorni. Non è da raggiungere che nei prossimi mesi la spinta inflattiva si trasferisca in modo più significativo anche da bar e ristorantidopo mesi di relativa moderazione oltre ai più dolorosi ed inevitabili provvedimenti sull'occupazione - precisano dalla Confcommercio - e soprattutto le aziende stanno prendendo tutte le misure possibili per attuare al momento forme di risparmio energetico in attesa dell'inverno che si preannuncia difficile. Infatti, molte attività commerciali stannondo a lasciare accese le luci delle vetrine dall'imbrunire, rinunciando dall'insegne o comunque riducendo drasticamente l'illuminazione. Le nostre vie saranno più buie e meno sicure»

«Questa iniziativa ha l'obiettivo di rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po' di più con il rischio nei prossimi mesi di ulteriori aumento", spiega  Aldo Cursano , vicepresidente di Fipe-Confcommercio, aggiungendo "se il Governo non interviene o si agisce sui listini o si sospende l'attività. Per questo Fipe Confcommercio ha chiesto al governo di potenziare immediatamente il credito di imposta anche per le imprese non energivore e non gasivore».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Agosto 2022, 14:25
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