Berlusconi positivo al coronavirus: «Ma non date la colpa a mia figlia Barbara»

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di Emilio Pucci
«Non so come l’ho preso, ma non importa. Può capitare, non do certo alcuna colpa». Preoccupato sì per il contagio e l’effetto che ne comporta. Ma anche – sottolinea chi lo ha sentito – irritato per una sorta di caccia all’untore che è partita da mercoledì, quando ha saputo di essere risultato positivo al coronavirus. Berlusconi fa scudo ai figli, ma anche a Briatore e a tutti quelli che sono stati additati come ‘portatori’ del virus

Interessa poco al Cavaliere sapere se sia arrivato da un membro della famiglia oppure da un politico o da un imprenditore incontrato tra Arcore e la Sardegna. Barbara non è un personaggio pubblico, non è una habituée delle feste, da qui il fastidio per l’intromissione nella sua privacy, le schede sui suoi spostamenti, il tirare in ballo tutti quelli che fanno parte della sua vita, compresa Marta Fascina, la nuova compagna risultata anche lei positiva e che ai parlamentari azzurri che l’hanno chiamata non ha nascosto la sua preoccupazione. L’ex premier – e lo ha detto anche nel collegamento con una iniziativa di FI in Liguria – non ha mai sottovalutato il problema, anzi chi lo ha sentito nei giorni della pandemia lo ha trovato quasi terrorizzato per il diffondersi del Covid. Del resto si era rifugiato subito in Francia. 

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Berlusconi positivo, i figli Barbara e Luigi in isolamento a villa Certosa

Da allora controlli stringenti imposti dalla primogenita Marina: minimi contatti, stesso personale e sempre le stesse guardie del corpo. E fra i contagiati nella cerchia di Berlusconi, c’è anche un uomo della sua scorta, quest’estate al suo fianco ad Arcore e in Provenza. 
Ma soprattutto un rituale ben preciso: chiunque, prima di vederlo, doveva portare l’esito del tampone negativo alla segreteria, solo dopo avveniva l’incontro. Pochissime le eccezioni naturalmente, ma non è neanche certo che sia stata la Certosa il focolaio. A Ferragosto una cena con pochi ospiti ma nulla di paragonabile rispetto ai party di qualche anno fa, con tanto di ‘finti’ vulcani e fuochi di artificio. Di sicuro l’ex presidente del Consiglio era scappato dalla sua residenza quattro giorni dopo. Il 20 avrebbe dovuto rivedere i ‘big’ del partito (un incontro c’era stato già il 6), altri forzisti arrivati sull’isola sono stati spiazzati dalla sua assenza. Incontri ce ne sono stati anche a villa San Martino ma la guardia non è stata mai abbassata, Ora però è partita una verifica sanitaria a tappeto, con tanto di sanificazione. Solo una segretaria ammessa in villa. Isolamento, quarantena per tutti coloro che lo hanno avvicinato. 
E anche tra le fila di Forza Italia c’è il timore che qualcuno abbia potuto contrarre il Covid. «Io sono andato a trovarlo l’11 agosto. Ho portato il tampone, spero che lo abbiano fatto tutti», dice il forzista Ruggieri. In realtà l’ex presidente del Consiglio ha incontrato pochi parlamentari al di fuori dello stato maggiore azzurro. Tra questi il capo dei giovani azzurri Bestetti, qualcun altro fa il nome di Cirio e di Cappellacci. Insomma soprattutto riunioni con collaboratori e vecchi amici. Come Doris, come Galliani che lo ha incontrato ad inizio agosto ed ora è dispiaciuto pure perché il Cavaliere non potrà essere l’ospite d’onore dell’amichevole che si giocherà sabato tra il Milan e il suo Monza. Poi il solito incontro del lunedì con Confalonieri e altri imprenditori ricevuti sempre ad Arcore che ieri hanno fatto la fila al San Raffaele. P
Ora l’obiettivo di Berlusconi è solo quello di riprendersi. Una parte di azzurri da giorni già pensa alla necessaria riorganizzazione del partito, qualora FI non dovesse ottenere un risultato lusinghiero. Ma Berlusconi respinge ogni ipotesi di ‘repulisti’ o di restilyling, convinto che alle Regionali saranno Pd e M5s ad uscire sconfitti. Anzi, sotto traccia tra i forzisti c’è la speranza che la notizia della positività di Berlusconi possa sortire l’effetto-simpatia. 

Centralino ad Arcore intasato, migliaia di email, messaggi da ogni parte. Tantissimi avversari politici gli hanno riservato l’onore delle armi, solo dai social è partito qualche attacco subito rintuzzato dai vertici. Ad informarsi sul suo stato di salute le cariche istituzionali e i maggiori leader non solo italiani. Attestati di vicinanza anche dall’estero, da Capi di governo e ‘big’ del Parlamento europeo, in primis i vertici del Ppe. Berlusconi a tutti ha riferito di stare bene «Non mollo di certo», ha risposto a molti deputati e senatori di FI che lo hanno invitato ad andare avanti nella sua battaglia.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Settembre 2020, 08:14
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