Alessia Pifferi, la confessione in un video trasmesso a Quarto grado: «Non pensavo mia figlia Diana potesse morire»

La donna ha detto candidamente che non pensava ad altro che a un malore: non prendeva in considerazione che la bimba potesse morire di stenti

Alessia Pifferi, la confessione in un video trasmesso a Quarto grado: «Non pensavo mia figlia Diana potesse morire»

La confessione di Alessia Pifferi la donna che ha lasciato morire la figlia Diana di un anno e mezzo, è stata trasmessa in un video nel programma tv Quarto Grado. «Ho fatto una cosa che non andava fatta», ha detto ai carabinieri a poche ore dalla morte per stenti di Diana. La bimba era stata lasciata da sola in casa a Milano per sei giorni.

Alessia Pifferi, nello stomaco della piccola Diana trovati frammenti di pannolino: i nuovi dettagli choc dall'autopsia

Alessia Pifferi confessa: «Non pensavo che Diana potesse morire»

«Non pensavo potesse morire, pensavo più a un malore dovuto ad altro, ero preoccupata e agitata ma sono rimasta fuori», ha detto.

«Il lunedì mattina sono tornata a casa Diana era nel suo lettino senza pannolino. Quando l'ho vista mi sono spaventata, aveva mani e piedi viola, sono andata nel panico. L'ho presa e le ho fatto un massaggio cardiaco ma nulla», ha dichiarato Pifferi alle forze dell'ordine a poche ore dalla morte della piccola.

«Alessia Pifferi ha un grave ritardo mentale, cervello come una bambina di 7 anni», la relazione pschiatrica sulla donna che lasciò morire la figlia di stenti

La donna ha poi raccontato il suo rapporto con l'ex, Angelo Mario, e dei weekend d'amore che la vedevano uscire di casa il venerdì sera e rientrare il lunedì mattina. In quei fine settimana Diana veniva lasciata sola in casa con due biberon di latte e quattro bottigliette d'acqua, come raccontato dalla madre nel video esclusivo trasmesso da "Quarto Grado".

 

La storia di Diana, morta di stenti

Dubbi sulla salute mentale di Alessia Pifferi , 37 anni, erano emersi subito quando, l'estate scorsa, abbandonò a casa da sola per sei giorni la piccola Diana, la figlia di appena un anno e mezzo poi morta di stenti.

Pifferi è accusata di omicidio aggravato. 

La donna ha un «gravissimo ritardo mentale» pari a un quoziente intellettivo di «una bimba di 7 anni» e che ha portato il suo difensore, Alessia Pontenani, a denunciare: «È una tragedia per tutti».

«La signora ha un gravissimo deficit intellettivo - ha affermato l'avvocatessa -. In carcere è stata sottoposta a un test sul quoziente intellettivo» che è risultato pari a «40, ossia a 1 percentile. È uguale a quello di una bambina di sei o sette anni. Quindi - ha ripetuto più volte - in questa vicenda è stato come aver messo in mano una bambina di un anno e mezzo a un'altra bambina. La signora ha un problema serio - ha proseguito - ed è stato un peccato che nessuno l'abbia mai aiutata. Aveva un insegnante di sostegno» quando era a scuola, «ed era seguita da una psicologa che adesso sto cercando di rintracciare». Nessuno le ha dato una mano «quando ce n'era bisogno, né la famiglia, né i servizi sociali. Per me la madre e la sorella - ha aggiunto l'avv. Pontenani - dovrebbero essere indagate per abbandono di minori. Infatti, non aveva nemmeno capito di essere incinta».

Rispondendo alle domande dei cronisti l'avvocatessa, oltre a dire che la sua assistita «è disperata, vorrebbe tornare indietro» e «le manca la figlia», ha voluto precisare alcune cose: «mostrava la foto di Diana» agli uomini che frequentava, «perché per lei era una cosa bella, normale. Cercava un padre per la piccola e per se stessa».

Per l'accusa, invece, era lucida, aveva bisogno di soldi e si prostituiva. «lo so che è brutto da dire - ha tenuto a sottolineare il difensore - ma era l'unico sistema che aveva per mantenersi visto che le risorse finanziare economiche che aveva erano veramente scarse. Era circondata da persone che non si sono rese conto di quello che stava accadendo. Sicuramente la madre le inviava dei soldi ma per quanto ne so io magari non erano sufficienti - ha concluso -. Non voglio criticare la famiglia, questa è una tragedia per tutti».


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Maggio 2023, 18:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA