Scuola, sempre più classi pollaio e docenti
anziani: l'età media sale a 49 anni

Scuola, sempre più classi pollaio e docenti ​anziani: l'età media sale a 49 anni

di Lorena Loiacono
ROMA - Studenti stipati in classi pollaio e docenti sempre pi anziani: la scuola italiana non lascia spazio a nessuno, nel senso letterale del termine.





Una tendenza che peggiora di anno in anno: «Dal 2012 – denuncia Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - sono infatti circa 87mila gli studenti in più a fronte di un organico immutato. In certi casi, come accaduto in questi giorni, è stato ridotto anche il numero degli Ata, con il risultato che le scuole dovranno occuparsi della crescita formativa degli alunni con migliaia di unità in meno. E le conseguenze sono evidenti: come nel caso della scuola “Cesare Balbo” di Casal Monferrato, dove il preside è alle prese con una classe da 42 alunni».



Immediate le polemiche e le interrogazioni parlamentari: in alcune province del Piemonte, si rischiano aule anche da 45 studenti. Nella sola provincia di Torino sono state tagliati 100 classi in organico di diritto e 180 docenti alle superiori, a fronte di 2500 studenti in più. Eppure i criteri per formare una classe esistono: la capienza venne innalzata in era Gelmini, con il D.P.R. n.81 del 20 marzo 20098: nella scuola d'infanzia si è passati da 28 a 29 alunni per classe, alla primaria da 25 a 28 ed alle superiori si sono concesse deroghe fino alla presenza di 33 alunni. Quindi, 42 sono davvero fuori limite. Come può, infatti, un docente tenere il controllo della classe e contemporaneamente portare avanti la didattica?



Senza contare inoltre che gli insegnanti italiani, paragonati ai Paesi dell'Ocse, fanno la parte dei nonni: l'età media di un docente di scuola media è di 49 anni, la più alta in assoluto dei 30 Paesi considerati, dove la media è di 43 anni.



A rivelarlo è proprio l'Ocse con il nuovo Rapporto Talis, Teaching and Learning International Survey, sulla condizione degli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado. Lo studio rivela anche che il docente italiano è donna, quasi nell'80% dei casi, mentre i presidi sono per lo più maschi, con un del 57%. Ma un dato, su tutti, fa riflettere: l'82% dei docenti e il 92% dei presidi italiani pensano che la professione dell'educatore non sia apprezzata dal consenso sociale. Magra figura anche in questo caso: la media Ocse si abbassa al 70% per i docenti e al 56% per i dirigenti scolastici.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Giugno 2014, 08:02
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