Cucchi, l'inchiesta bis coinvolge tre carabinieri.
"Uno di loro ha mentito al processo sulla morte"

Cucchi, inchiesta bis su 3 carabinieri. "Uno ha mentito al processo"
ROMA - Nell'ambito dell'inchiesta bis per la morte di Stefano Cucchi tre carabinieri rischiano l’iscrizione al registro degli indagati per lesioni colpose. Si tratta del maresciallo Roberto Mandolini, di Alessio Di Bernardo e di Raffaele D’Alessandro.





Uno di loro in particolare, l'ex vicecomandante della stazione di Tor Sapienza Mandolini, è indagato per falsa testimonianza. Le sue parole contro la polizia penitenziaria sarebbero in contraddizione con i fatti. Lo afferma oggi il Corriere della Sera.



Secondo quanto è emerso dal processo Cucchi sarebbe stato picchiato più volte dal momento dell’arresto fino alla detenzione in carcere, ma per la prima volta sarebbero coinvolti anche i carabinieri. In una prima fase delle indagini, invece, si era attribuita la responsabilità ai soli medici del Pertini e alla polizia penitenziaria, i quali sono stati assolti in appello. Dopo l'esposto della famiglia Cucchi il pubblico ministero Giovanni Musarò, al quale è affidata l’inchiesta bis, dovrà accertare anche eventuali omissioni dei militari.



Di Bernardo e D’Alessandro, invece, quella notte avrebbero operato in borghese, ma nessuno dei due risulta ufficialmente fra chi eseguì l’arresto di quella notte. "Il signor Cucchi - ha spiegato Mandolini in aula - mi disse che non gradiva sporcarsi con l’inchiostro per gli accertamenti dattiloscopici (impronte, ndr) e fotosegnaletici. Dopo questa sua richiesta non ho ritenuto necessario farlo, visto che era una persona tossicodipendente, non l’ho voluto sforzare a fargli questa identificazione e non gli feci fare questi rilievi".



IL LEGALE: "LA VERITÀ VIENE A GALLA" «Prendiamo atto con soddisfazione la notizia che ci sarebbero tre carabinieri sotto inchiesta per la morte di Stefano Cucchi. Credo si tratti solo dell'inizio; la verità sta venendo a galla». Così Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, commenta la notizia che vede indagati 3 carabinieri. Lunedì s'incontrerà con il procuratore Pignatone. La notizia dei 3 carabinieri indagati è stata data oggi dal Corriere della Sera. «Abbiamo raccolto elementi che crediamo siano di grande contributo per far luce sull'intera vicenda, e li abbiamo immediatamente portati in procura - ha aggiunto Anselmo - Sono certo che la procura avrà fatto molto di più. Questi elementi riguardano sia aspetti medico-legali sia la ricostruzione degli eventi dei quali è rimasto vittima Stefano. Lui è stato pestato probabilmente più volte e poi è morto in conseguenza di quei pestaggi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Settembre 2015, 10:58