Inaugurata la nuova Darsena: festa per 50mila, ecco com'è diventato il porto di Milano -Foto

Inaugurata la nuova Darsena: festa per 50mila, ecco com'è diventato il porto di Milano

di Simona Romanò
In 50mila per la nuova Darsena. In tanti erano ieri mattina assiepati intorno al porto di Milano, riaperto in tempo per Expo: il clou dopo il restyling di piazza XXIV Maggio. Non sono mancate le contestazioni di un gruppo di residenti con lo striscione “Darsena tradita”: «Non è stata salvaguardata la storia del luogo, che diventerà solo uno spazio commerciale e per la movida», ha polemizzato Gabriella Valassina. La festa non è stata però rovinata: nell’antico porto l’acqua è tornata a scorrere dopo 18 mesi di lavori di riqualificazione da 20 milioni, che rientrano nei finanziamenti Expo per il progetto Vie d’Acqua.





Un giorno scandito da musica, gare di canottaggio, gite in barca. Il sindaco Giuliano Pisapia, a bordo di un battello con il commissario unico Expo Giuseppe Sala, ha tagliato alle 10.30 il nastro tricolore sospeso sull’acqua. Presente una schiera di assessori. È il bentornato a uno dei luoghi più suggestivi di Milano, liberato dal degrado: «Una bellissima scommessa vinta - ha detto sorridente Pisapia - È il nostro gioiello. Tutti abbiamo un ricordo legato ai Navigli e alla Darsena, che è tornata alla vita. Riaprirla significa riaprire una finestra e fare entrare aria, gioia, voglia di stare insieme».







Nuovo look per la Darsena navigabile con un’area pedonale circostante da 75mila metri quadrati e un mercato in acciaio verde: sono stati ricostruiti gli argini, mentre a costeggiare l’acqua ci sono due passeggiate ciclopedonali, su una delle quali sorge una caffetteria. Sono due i ponti per attraversare lo specchio d’acqua: una passerella tra via D’Annunzio e viale Gorizia con un ascensore funzionante dal 1° maggio per portare i disabili dalla strada al piano sopraelevato; e un ponticino sulla Conca di Viarenna nel perimetro di piazza XXIV Maggio, riaperta un mese fa dopo un anno di canteri per rifarle il make-up: nuova pavimentazione, semi-pedonalizzata con aiuole e 12 platani oltre alla quercia monumentale. Ed è tornato visibile il canale del Ticinello, interrato negli anni ’30. Uno scorcio della città splendido. «È un regalo doveroso che Expo fa a Milano, un’eredità che rimarrà dopo l’evento così come la Carta di Milano», ha commentato Sala.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Aprile 2015, 10:01
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