Lockdown e criminalità, crollati furti, rapine e delitti. Solo le violenze domestiche fanno boom. Ecco tutti i reati bloccati dal virus

Lockdown e criminalità, crollati furti, rapine e delitti. Solo le violenze domestiche fanno boom. Ecco tutti i reati bloccati dal virus

di Mario Fabbroni
Atti persecutori, maltrattamenti e violenza sessuale: sono gli unici reati aumentati durante il lockdown: dagli 886 di fine marzo agli 1.080 contati fino al 10 maggio. Come dire che la convivenza forzata è stata pagata a caro prezzo soprattutto dalle donne, vittime preferite tra le mura domestiche. Ma il virus ha bloccato tutta la delittuosità in Italia, con una riduzione complessiva del 61% (175.693) nel periodo 1° marzo-10 maggio rispetto al 2019 (447.537). I dati della Criminalpol registrano un’importante flessione dei reati cosiddetti predatori (come furti e rapine), che incidono particolarmente sulla percezione della sicurezza. Il calo più sensibile è quello dei reati contro il patrimonio (-44,89%), all’interno dei quali spiccano la contraffazione (-83%), i furti (-74%) e le rapine (-63%).

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Crollati pure i furti in abitazione (-76%) e negli esercizi commerciali (-68%). Furti e rapine, nel periodo considerato, si sono concentrati sulle attività commerciali rimaste aperte, come piccola e grande distribuzione alimentare, farmacie, edicole e tabacchi. Anche i reati contro la persona risultano in calo: tra gli altri, violenze sessuali -66%, pornografia minorile -58%, omicidi volontari -56%. Per quanto riguarda i reati relativi agli stupefacenti - anche questi in calo del 28%, con produzione e traffico, nello specifico, diminuiti del 37% - sono emerse nuove forme di spaccio di droga mascherate, ad esempio, da food delivery (spacciatori-driver con consegna porta a porta e, a volte, uso di app e pagamenti elettronici) o da car sharing.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Giugno 2020, 07:59
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