Coronavirus, Ricciardi: «La seconda ondata si diffonderà tra i giovani. Pandemia finita dopo 40 giorni a 0 contagi»

Coronavirus, Ricciardi: «La seconda ondata si diffonderà tra i giovani. Pandemia finita dopo 40 giorni a 0 contagi»
Il coronavirus potrebbe tornare in autunno, su questo sono d'accordo quasi tutti gli esperti, ma pare che questa volta a preoccupare siano i più giovani. Potrebbero essere proprio loro ad essere colpiti maggiormente dal covid che nel resto del mondo non allenta la sua presa e continua a registrare malati e morti.

Leggi anche > Migranti, tra i salvati da Sea Watch 28 positivi al coronavirus: in quarantena al largo di Porto Empedocle

«L'Italia è calda così, come è caldo il Brasile. Questo virus si diffonderà fra i giovani, che diventeranno i vettori, i portatori di questa infezione e il problema sarà che, a causa della mancanza di misure di sicurezza da parte dei ragazzi, lo trasmetteranno a nonni e genitori e rivedremo di nuovo la pressione sul sistema sanitario. Questo si verificherà in autunno» A dirlo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e professore ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, presentando oggi il rapporto Osservasalute.

«Tutti i virus respiratori ritornano in autunno da quando esiste l'uomo», ha ribadito come molti altri esperti hanno fatto in queste ultime settimane, «ogni anno c'è una stagione in cui, a causa del freddo e della capacità del virus di riprodursi grazie ad alcune condizioni, queste infezioni ritornano. Se lo farà anche questo coronavirus? Lo conosciamo poco, ma siamo convinti di sì».

«Tecnicamente una pandemia si definisce terminata da 40 giorni consecutivi a zero casi nel mondo a zero casi.
Siccome ieri si è avuto il record di singoli casi in un giorno, siamo ben lontani a livello mondiale, ma anche nazionale, dal raggiungere questo obiettivo». «Se volessimo applicare anche all'epidemia in corso in Italia questo concetto - prosegue - dovremmo considerare che può considerarsi non conclusa del tutto, essendoci una pandemia a livello globale e dunque sempre il rischio che il virus torni importato da altri Paesi, però ridimensionata e controllata, quando ci sarà un periodo prolungato con zero casi. Cosa che cominciava ad esserci in alcune Regioni a giugno, ma che molto probabilmente non si verificherà, perché abbiamo questa forte impressione».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Giugno 2020, 18:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA