Fedez, 18enne salvo grazie alla terapia intensiva costruita con la raccolta fondi: «Una figata, lo voglio abbracciare»

Fedez, 18enne salvo grazie alla terapia intensiva costruita con la raccolta fondi: «Una figata, lo voglio abbracciare»

di Silvia Natella
Fedez, 18enne con i polmoni bruciati dal coronavirus: «È salvo grazie alla nostra terapia intensiva, lo voglio abbracciare». Si commuove il cantante mentre racconta la storia di un ragazzo che è stato ricoverato al San Raffaele di Milano, nel reparto costruito grazie al crowfunding avviato insieme alla moglie Chiara Ferragni poco dopo lo scoppio della pandemia da coronavirus. 

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Il ragazzo è vivo e sta bene. È stato attaccato a un respiratore per due mesi dopo aver contratto il Covid-19 ed è stato sottoposto a un intervento per sostituire i polmoni letteralmente bruciati. Un trapianto mai fatto in Europa. 
Tutto inizia il 2 marzo scorso, quando al 18enne viene la febbre. Le sue condizioni diventano così gravi e i suoi polmoni sono così compromessi che diventa necessario il ricovero in terapia intensiva. L'adolescente finisce nel nuovo reparto realizzato grazie alla raccolta fondi di Fedez e Chiara Ferragni.


Riesce a sopravvivere, ma i medici del San Raffaele si rivolgono ai colleghi del Policlinico di Milano per tentare qualcosa che aveva un solo precedente in Cina: un trapianto di polmoni per permettere al ragazzo di tornare a respirare. Il ragazzo viene messo in lista d'attesa. L'operazione è avvenuta due settimane fa. 
«Sembrerò smielato - spiega Fedez nelle stories di Instagram - ma è una cosa pazzesca. Sembrava impossibile... Abbiamo fatto una figata. Non conosco il ragazzo, non so chi sia, so che sta facendo riabilitazione e spero un giorno di poterci incontrare, abbracciare e piangere»
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Maggio 2020, 08:27
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