Attacco sessista in Senato alla ministra Azzolina: «La credibilità è come la verginità». È bufera

Attacco sessista in Senato alla ministra Azzolina: «La credibilità è come la verginità». È bufera
Dopo le minacce e la scorta, questa mattina un attacco durissimo è arrivato dai banchi del Senato ai danni della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Giuseppe Moles, durante il Question Time a Palazzo Madama, ha usato parole forse eccessive per criticare la ministra: «La scuola ha bisogno di credibilità e autorevolezza - ha detto - La credibilità è come la verginità, se si perde non si può più riacquistare».

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Anche il leader della Lega Matteo Salvini, pur senza riferirsi alle parole del senatore forzista, aveva espresso solidarietà alla ministra: «Solidarietà per le minacce, un conto è la critica un conto è la minaccia e l'insulto che non hanno asilo dentro e fuori da questa aula», ha detto l'ex ministro. «Ma vi chiedo di riflettere, se la maggioranza ritiene di avere un ministro della Giustizia non adeguato ma, per carità di Patria, lo si riconferma, se altri nella maggioranza non ritengono di avere un ministro della Scuola adeguato ma, per carità, lo si riconferma, non state facendo del bene al Paese». 

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LA DIFESA DEL M5S E DELLA MINISTRA BONETTI «Il Senatore Moles onori l'Aula che oggi ha fatto risuonare di parole sessiste e chieda scusa alla Ministra. Che non sia la sua credibilità quella impossibile da recuperare», il commento della ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti su Twitter. Anche il Movimento 5 Stelle è intervenuto a difesa della Azzolina: «Tutta la nostra solidarietà alla ministra Lucia Azzolina, che oggi al Senato ha dovuto ancora una volta ascoltare parole volgari e sessiste. È sempre inaccettabile che qualcuno pronunci frasi sessiste, ma lo è ancor più quando a farlo è un eletto al Parlamento alla presenza della ministra dell'Istruzione, già fatta bersaglio di minacce e affermazioni volgari e violente
», le parole di deputate e deputati del M5S in commissione Cultura.

«Purtroppo il caso del senatore di Forza Italia Giuseppe Moles non è l'unico né l'ultimo in Parlamento e nelle istituzioni: parole e atteggiamenti discriminatori e machisti sono purtroppo all'ordine del giorno per tanti esponenti del centrodestra, a cominciare dal leader leghista Matteo Salvini.
C'è bisogno di un serio approfondimento su queste dinamiche, che poi trovano facile sponda in Rete e sui social e diventano pratica diffusa. Chiediamo che le Camere aprano una seria riflessione su queste condotte e facciamo appello agli eletti di tutte le forze politiche che non ci stanno ad assecondare questa deriva: fermiamo gli odiatori nelle istituzioni e nella società, prima che sia troppo tardi». 


LE PAROLE DI MOLES «Non possiamo più credere alle sue parole, troppe sono state negli ultimi mesi le contraddizioni in cui lei, ministro, è caduta e che hanno generato confusione e l'impossibilità di garantire agli studenti della scuola italiana statale e paritaria la continuità didattica», ha aggiunto Moles nel suo intervento. «Tutte le nostre iniziative sulla stabilizzazione dei precari, sulle scuole paritarie, dove studiano circa 900 mila ragazzi completamente abbandonati a se stessi, sui dirigenti scolastici, sul personale Ata sono state misconosciute dal governo. In cambio solo di confusione e di provvedimenti, come quello sul concorso straordinario per i docenti, che non risolveranno nessuna grande questione, come quella delle 200 mila classi che nel prossimo anno resteranno scoperte, senza insegnanti di ruolo».

AZZOLINA, RIAPERTURA A SETTEMBRE OBIETTIVO DEL GOVERNO «Garantiremo la massima sicurezza e la continuità didattica. Stiamo lavorando con il ministero della Salute, il documento è alle limature finali e verrà adottato nelle prossime ore ed anche il documento della task force del ministero dell'Istruzione sarà presentato a breve», aveva detto la ministra al Question Time rispondendo in Senato alla senatrice Saponara. «La riapertura delle scuole a settembre è una esigenza ed un obiettivo condiviso da tutto il governo. Verranno fornite alle scuole precise indicazioni operative».

BANDITI 4 CONCORSI PER 80MILA POSTI «Il ministero ha bandito 4 procedure concorsuali per oltre 61 mila posti. Il personale delle scuole paritarie potrà partecipare alla procedura straordinaria con la possibilità di poter prendere anche parte al concorso ordinario. Sono stati poi incrementati di 16 mila unità i posti disponibili, quindi le procedure sono per l'assunzione complessiva di 80 mila docenti. Con un emendamento approvato in Commissione Istruzione abbiamo modificato la modalità di svolgimento del concorso straordinario, eliminando i quiz a crocette e sostituendoli con quesiti a risposta aperta
».

La ministra ha ricordato poi che sono state avviate iniziative per il supporto psicologico on line degli studenti, con anche una equipe di psicologi dell'età evolutiva per garantire a distanza il servizio dello sportello d'ascolto. Azzolina ha ricordato che lo scorso 28 aprile il Ministero ha bandito quattro procedure concorsuali per la copertura di 61.863 posti, comuni e di sostegno, su tutto il territorio nazionale, di cui 12.863 nelle scuole dell'infanzia e primaria, 25.000 posti nella scuola secondaria con il concorso ordinario e 24.000 posti di docenti della scuola secondaria da coprirsi con specifica procedura straordinaria, riservata proprio ai docenti precari con almeno tre annualità di servizio nelle istituzioni scolastiche statali. Inoltre il Decreto Rilancio ha incrementato di 16.000 unità i posti già previsti dai concorsi. Di qui il numero complessivo di assunzioni per quasi 80mila docenti. 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Maggio 2020, 15:28
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