Paolo Belli: «In sella il mondo si vede meglio. E la bici è il veicolo più social»

Paolo Belli: «In sella il mondo si vede meglio. E la bici è il veicolo più social»

di Mario Fabbroni
Paolo Belli, cantante di successo e showman: tutti ricordano la canzone “Ladri di biciclette”, ma lei è davvero nato sulle due ruote...
«Appartengo a una famiglia di ciclisti incalliti, mio cugino ha perfino corso con Marco Pantani». 
Utilizza sempre le “due ruote”?
«Per tutti gli spostamenti. Ho appena finito di percorrere 100 chilometri». 
Il rinato amore degli italiani per la bicicletta è una cosa seria? 
«Lo spero, soprattutto per quelli che vivono in città. In sella ad una bici, il mondo è diverso: anzi, è molto più bello». 
In che senso? 
«Per prima cosa, ci si saluta tutti: la bici è il mezzo più social che conosco. Poi si vedono cose che dall’auto neppure vengono notate. Una bellezza indescrivibile».
Però è faticoso pedalare, c’è da sudare: lo dice anche lei nella canzone...
«Ma quando hai finito di fare una salita, ti senti davvero come un super eroe. Non riesco a dimenticare la mia esperienza nel salire sul Vesuvio, oppure in giro per Ischia. Il turismo può ripartire anche da qui, dai tour in bicicletta». 
Il bonus per acquistare una “due ruote” allora è stato importante.
«Molto. Si tratta di un signor incentivo. Per la bici, vale la parabola della vita: puoi anche arrivare dopo, ma se “ci dai dentro”, riesci in imprese impensabili». 
Tutta salute? 
«Da quando vado in bici dormo. Tanto e bene». 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Maggio 2020, 08:17
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