Movida a Milano, licenza di stangare: mute fino a 400 euro per chi non rispetta le regole

Movida, licenza di stangare: mute fino a 400 euro per chi non rispetta le regole

di Simona Romanò
Weekend senza sconti per chi non rispetta le regole anti-covid nelle zone della movida.
Dieci le pattuglie di vigili schierate da ieri sera fino a domenica, dalla 19 alle 2 di notte, pronte ad essere molto severe nel primo fine settimana di allentamento del lockdown. I ghisa hanno l'ordine di non limitarsi alla moral suasion, finora adottata per garantire le norme che limitano i contagi. Ora, infatti, devono sanzionare: 400 euro (280 se pagata entro 30 giorni) a chi è sprovvisto di mascherina o foulard; multa a due amici che parlano in strada senza essere distanti un metro, sebbene indossino la mascherina; idem anche per più di due persone - a meno che non facciano parte della stessa famiglia che fanno capannello sul suolo pubblico. Mercoledì mattina era stato il governatore Attilio Fontana a sollevare il caso «dei troppi apericena e dei bar affollati». Poi, in serata l'incontro con il prefetto Renato Saccone e il sindaco Giuseppe Sala, che ha chiesto «un piano di intervento deciso» per evitare assembramenti nelle zone del divertimento, pericolosi per la diffusione del virus. E come misura estrema i «sigilli ai locali che sono lontanissimi dal rispetto delle regole». «Purtroppo sono stato buon profeta - ha poi spiegato, nel quotidiano video sui social - arrabbiandomi per le immagini sui Navigli l'8 maggio. Abbiamo un problema: i ragazzi e non solo hanno bisogno di socialità, ma comporta un rischio che ora non possiamo permetterci». Fontana ringrazia «la stragrande maggioranza dei cittadini che segue le regole». E incalza «i quattro stupidotti irrispettosi»: «Ammassarsi intorno a uno spritz non è di buon senso. Incontrare gli amici, mantenendo la distanza e con la mascherina, lo è».

Per Daniele Vincini, veterano dei ghisa motociclisti, segretario del Sulpm, «sarebbe utile una campagna d'informazione con volantini distribuiti a tappeto, perché televisione e giornali non bastano a informare».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Maggio 2020, 09:02
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