Fase 2 Roma, l'infettivologa dell'Umberto I: «Asintomatici possono contagiare: bisogna stare attenti»

L'infettivologa dell'Umberto I: «Asintomatici possono contagiare: bisogna stare attenti»

di Raffaella Troili
Professoressa Gloria Taliani, direttore delle Malattie infettive dell’Umberto I, davanti a questi numeri cosa prova?
«Quel che mi preoccupa di più e allo stesso tempo mi fa piacere è l’ottimismo, i 14 giorni sono trascorsi senza danni, è ragionevole esserlo, la riduzione dei morti e dei contagi sono una conquista straordinaria ma non vorrei fossero un’implicita autorizzazione ad abbassare la guardia».

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Le regole restano le stesse.
«Continuare a pensare che non è necessario esser malati per essere infetti, la persona con cui ti fermi a parlare fuori al supermercato, il vicino di lavoro, può essere asintomatico ma infetto. I numeri danno la tranquillità che si può gradualmente riavvicinarsi alla vita di sempre a patto che si sappia che il rischio non è finito».

Inizia la corsa alla normalità.
«Tutti aneliamo a riprendere le nostre abitudini ma il messaggio di questa pandemia è lo stimolo a ripensare i nostri schemi di vita, a rivedere l’indifferenza nei confronti dell’ambiente che si è palesemente irritato e ribellato alle nostre violenze. Siamo tanti, vicini, ci spostiamo con facilità e possiamo veicolare qualunque infezione, occorre fare più attenzione alle leggi della convivenza. Per il futuro dei nostri figli e dopo tanta sofferenza ripartiamo rispettando l’ambiente e il prossimo. Affondiamo il futile e lasciamo l’utile, altrimenti questi episodi potranno divenire frequenti, non siamo invincibili».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2020, 10:45
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