Riaperture 18 maggio, cosa si può fare da oggi. Dal 25 musei e palestre. Dal 3 giugno i viaggi e dal 15 cinema e teatri

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di Rosario Dimito e Diodato Pirone
Si riapre dopo 67 giorni con un affanno che potevamo evitarci se sulla pandemia in Italia non ci fossero così tanti galli a cantare. Tanto che al termine di un tira e molla che è durato quattro giorni dopo la diffusione di alcune linee guida dell’Inail, addirittura una Regione di 6 milioni di persone come la Campania, quella che ha il numero di abitanti per chilometro quadro più alto in Europa e dunque è quella che ha preso più sul serio l’epidemia, ha deciso di fermarsi un attimo e stabilire per conto proprio tempi e modo del riavvio dei motori.

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L’operazione, che si è colorata di interessi politici persino interni ai partiti e di competizioni e stoccate fra le Regioni di cui non si avvertiva la necessità, ha finito per assorbire anche aspetti paradossali. Per esempio non riaprono i centri culturali la cui attività è stata equiparata a quella delle Spa o di centri termali.

Poiché la palla è tornata dallo Stato alle Regioni queste ultime hanno fatto di tutto per riaprire tutte assieme anche se il profilo dell’epidemia resta molto diverso dal Nord-Ovest al Sud. Di qui la necessità per alcune Regioni di prevedere restrizioni che vanno interpretate come espliciti segnali di allarme: il Piemonte ritarda l’apertura di bar e ristoranti mentre la Lombardia obbliga al controllo della temperatura tutti coloro che desiderano consumare un pasto al ristorante.

Comunque mentre nella propria Regione si torna a viaggiare liberamente, senza autocertificazione, almeno sappiamo che alcune regole sono valide dalle Alpi fino a Lampedusa: mascherina obbligatoria in tutti i luoghi chiusi e sui mezzi pubblici e rispetto della distanza minima di un metro fra le persone. Ma è ben magra consolazione sapere che in altri paesi europei neanche queste regole di base valgono per tutti.
 

LE SANZIONI
Multe da 400 a 3mila euro per i trasgressori

Chi viola le disposizioni del decreto legge, o dei decreti e ordinanze attuative, incorrerà nella sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 3.000 euro. Per chi non rispetta ì protocolli regionali o nazionali, e quindi non garantirà adeguati livelli di protezione, è prevista la sospensione dell’attività economica o produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

COSA RIAPRE DA OGGI 18 MAGGIO

PARRUCCHIERI
Clienti “schedati” da 14 a 30 giorni

Dovranno ricevere solo su prenotazione e tenere un registro dei clienti che nel Lazio deve essere conservato per 30 giorni (in altre regioni 14). La distanza è sempre di un metro ma il Lazio consiglia 150 centimetri fra le postazioni per maggiore protezione al personale. Consigliata ma non obbligatoria la visiera mentre è necessario sempre avere la mascherina sia per gli operatori che per i clienti tranne quando si fanno curare la barba.

SCARPE E VESTIARIO
La merce si tocca solo con i guanti

Anche in questi negozi sarà sempre obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro. Se necessario i clienti dovranno attendere il loro turno fuori dai locali. Nel Lazio sarà obbligatorio che gestori e lavoratori misurino la temperatura o ogni turno. Obbligatorio tenere la mascherina e soprattutto dovrà essere possibile igienizzarsi spesso le mani. I clienti dovranno farlo tutte le volte che toccano un capo o un paio di scarpe oppure dovranno portare dei guanti.

BAR
Ok caffè al banco ma a distanza

Chi vorrà provare il piacere di un caffé al bancone di un bar dovrà rispettare la distanza di almeno un metro rispetto agli altri avventori. Gli operatori dovranno avere sempre le mascherine e laddove possibile i guanti. Anche per i pagamenti sarà sempre preferibile usare il pos invece dei contanti e la cassa dovrà essere protetta. Nel bagno, da sanificare spesso, solo asciugamani monouso. Ove possibile vanno preparati percorsi di ingresso e di uscita.

RISTORANTI
Camerieri a volto coperto

Molta pulizia, igienizzante a portata di mano, mascherine obbligatorie per il personale, per tutti distanza di almeno un metro. Queste le regole di base per i ristoranti che saranno obbligati a tenere i registri dei loro clienti per consentirne il tracciamento se si dovesse scoprire che sono stati nel locale in presenza di un positivo. I registri dovranno essere distrutti dopo 14 giorni ma nel Lazio dopo 30 e dovranno essere riservati.

ESTETISTI
Visiere e camici nuovi a ogni turno

Per i centri estetici le regole sono molto severe. Innanzitutto gli operatori dovranno indossare visiere, mascherine professionali FFP2 senza valvola, guanti e calzari monouso. Obbligatorio anche l’uso di camici monouso e il cambio della divisa a ogni turno. Ai clienti, ove possibile, dovrebbero essere riservati solo materiali monouso: dagli asciugamani alle ciabattine. I clienti dovranno leggere le regole di sicurezza ben visibili nel locale.

NEGOZI AL DETTAGLIO
Protezioni monouso a disposizione

In tutti i negozi al dettaglio, là dove possibile, dovranno essere indicati percorsi di ingresso e di uscita. Sarà obbligatorio controllare la temperatura del personale e solo facoltativamente quella dei clienti. Tutti dovranno indossare la mascherina e rispettare la distanza minima di un metro ad eccezione dei familiari. Devono essere disponibili guanti monouso se i clienti li dovessero richiedere oltre a contenitori di liquidi idroalcolici.

CENTRI COMMERCIALI
Termoscanner per poter entrare

Sarà obbligatorio, almeno nel Lazio ma anche in altre Regioni, controllare la temperatura sia dei clienti che del personale delle attività che fanno capo al centro commerciale. Per tutti è obbligatorio l’uso permanente della mascherina tranne se si dovesse prendere un caffé o consumare un pasto. Si prevedono anche sistemi di sorveglianza per il carico e lo scarico delle merci per impedire che non venga rispettata la distanza minima fra le persone.

AL MARE
Sorvegliate anche le spiagge libere

Le regole di base concordate fra le Regioni sono chiare. Ogni ombrellone dovrebbe coprire un’area di 10 metri quadri e le sedie sdraio dovrebbe stare fra loro a 1,5 metri. Le spiagge libere saranno sorvegliate per evitare assembramenti. Gli operatori balneari però faranno bene a leggere con scrupolo le ordinanze scritte che ogni singola Regione si appresta ad emanare. Anche in spiaggia tutti dovranno restare a un metro di distanza.

MESSE
Niente acqua santa ingressi differenziati

Riaprono le Chiese e si potrà tornare a messa ma rispettando rigide misure di sicurezza perché bisognerà evitare assembramenti. Dunque entrata e uscita saranno sempre differenziati e bisognerà entrare e uscire stando a un metro da altre persone. Converrà arrivare dieci minuti prima della funzione. Tutti gli edifici dovranno essere sanificati. Niente acqua nell’acquasantiera. Le moschee, su loro scelta, riapriranno dal 24 maggio.

SCUOLE GUIDA
Il via da mercoledì alla Motorizzazione

Dal 20 maggio riparte l’attività di formazione, sia teorica sia pratica, da parte delle autoscuole per i candidati alle patenti di guida delle categorie A e B, nel rispetto delle norme di comportamento previste dalle linee guida fissate dal Ministero dei Trasporti. La riapertura degli Uffici della motorizzazione civile sul territorio per lo svolgimento degli esami di teoria e di guida avverrà sempre rispettando la regola di base del metro di distanza.

DAL 25 MAGGIO

PALESTRE
Distanza di 2 metri attività da prenotare

Ingresso con mascherine, possibile rilevamento della temperatura, prenotazione delle attività, accessi regolamentati per evitare assembramenti, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Spazi negli spogliatoi e docce in modo assicurando la distanza di almeno 1 metro e sempre 1 metro tra le persone che non svolgono attività fisica, 2 metri durante l’attività fisica, sanificare gli attrezzi dopo ogni esercizio. 

MUSEI
Ingressi limitati e disinfettanti

Piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori, sistema di prenotazione). Accesso con mascherine e rilevamento della temperatura. Audioguide o supporti informativi utilizzati solo se disinfettati al termine di ogni utilizzo. Regolamentare l’utilizzo di eventuali depositi e guardaroba. Collezioni librarie, non potendo essere disinfettate si rimanda alle procedure di stoccaggio in isolamento.

DAL 3 GIUGNO

VIAGGI TRA LE REGIONI
Libera circolazione salvo divieti ad hoc

Dal 3 giugno ci si potrà spostare tra le Regioni. Dopo il ponte del 2 giugno, gli spostamenti sul territorio nazionale potranno essere limitati solo con provvedimenti in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, «secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree». Le regioni potranno disporre eventuali zone rosse in accordo con il governo.

VIAGGI ENTRO L'UE
Consentiti quelli in ambito Schengen

Dal 3 giugno, salvo limitazioni specifiche, sono consentiti gli spostamenti da e per i seguenti Stati: Stati Ue; Regno Unito; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Città del Vaticano. Dal 3 al 15 giugno, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli citati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Consentito il rientro presso il proprio domicilio.

DAL 15 GIUGNO

CINEMA E TEATRI
Vietato mangiare in platea

Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti. Misurazione della temperatura a spettatori, artisti, dipendenti tutti con mascherine. Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari. Segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie. Limitazione pagamento cash.

CENTRI ESTIVI
Accesso diviso in 3 fasce d’età

Accesso da parte di tutti i bambini e degli adolescenti, si intende che il progetto deve essere circoscritto a sottofasce di età in modo da determinare condizioni di omogeneità fra i diversi bambini ed adolescenti accolti; a tale scopo, dovranno essere distinte fasce relative alla scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), alla scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni). 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2020, 15:14
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