Manuale per contenere il virus in Vaticano, le regole obbligatorie per la Fase 2

Manuale per contenere il virus in Vaticano, le regole obbligatorie per la Fase 2

di Franca Giansoldati
Città del Vaticano - Il Papa ha fatto diffondere in tutti i settori nei quali lavorano gli oltre 3 mila dipendenti vaticani un manuale per limitare al massimo il rischio del contagio. Si tratta di un compendio contenente regole molto rigorose e piuttosto descrittive che prevede l'uso obbligatorio di mascherina e guanti se si hanno contatti con il pubblico, come nei negozi o nei magazzini. I gendarmi, invece, dovranno sanificare le loro divise di frequente, le auto di servizio saranno disinfettate ogni giorno, gli impiegati hanno l'obbligo di aerare le loro stanze, gli operai utilizzare sempre gli stessi strumenti per poi sanificarli a fine giornata, con l'obbligo a non passarseli. Martelli, trapani, decespugliatori, cacciaviti. Tutto è destinato ad essere decontaminato al termine dell'orario di lavoro. 



Se all'inizio della pandemia il Papa per primo ostentava un atteggiamento quasi fatalista, forse per sdrammatizzare la paura, tanto che nessuno al di là del Tevere utilizzava la mascherina, adesso – in previsione della fase 2 – il Vaticano palesa una enorme attenzione alla prevenzione. 

Al momento sono stati annunciati solo 12 casi positivi anche se, a detta di alcuni blog cattolici, i contagi sembrerebbero essere di più. Di fatto le misure di contenimento della pandemia hanno tenuto conto della alta pericolosità del virus. A redigere il libro è stata la Direzione di Sanità alla quale spetta per competenza la fase dei controlli. 

La corretta e intrinseca individuazione e gestione del rischio, l’adozione di efficaci soluzioni preventive e protettive e la corretta comunicazione delle stesse, possono contribuire a creare un senso di consapevolezza e di rispetto delle misure adottate» si legge. 

Tanto per cominciare i dipendenti con una temperatura di 37,5 gradi non possono essere ammessi sul luogo di lavoro. «Consigliabile attivare procedure di misurazione della temperatura all’ingresso di ogni zona di lavoro». I responsabili sono poi invitati a favorire orari di ingresso e di uscita scaglionati, onde evitare assembramenti nelle zone comuni, per esempio quando si timbra il cartellino. Sono consigliate le delocalizzazioni, le riunioni in video, il rispetto dei 2 metri di distanza e la pulizia giornaliera degli uffici. 



«La sanificazione deve avvenire utilizzando, preferibilmente, dispositivi di nebulizzazione automatica. Ogni fine turno lavorativo dovrà essere assicurata la sanificazione delle postazioni di lavoro (tastiere, schermi touch, mouse)» con soluzioni di alcol al 70% 

Il distanziamento negli uffici è ritenuto necessario e viene suggerita una schermatura in pexiglass. 

All’ingresso delle mense si annuncia l'installazione di erogatori di gel disinfettante e guanti monouso. Ai tavoli i lavoratori dovranno sedere sfalsati e non avere mai nessuno davanti. La mascherina è obbligatoria. E persino i distributori automatici di snack e bevande devono essere opportunamente «sanificati in ogni punto di contatto con dispositivi di nebulizzazione automatica». 

Infine gli attrezzi che usano quotidianamente gli operai dovranno essere affidati ad un unico operaio all'inizio della giornata e usati sempre con i guanti. 





 
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Maggio 2020, 14:21
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