Coronavirus, Remuzzi: «La malattia mutata, i pazienti di oggi sono meno gravi. Plasma? Sono ottimista per una cura»

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Il coronavirus sembra aver subito un mutamento. A parlare è il direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, intervenendo durante la trasmissione Piazza Pulita. L'esperto spiega che i malati di questi giorni sono molto diversi da quelli di qualche settimana fa, cosa che potrebbe far pensare a una mutazione o a un indebolimento stesso del virus.

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«Prima arrivavano nei pronto soccorso 80 persone tutte con delle difficoltà respiratorie gravi, oggi ne arrivano dieci e otto le puoi mandare a casa. La situazione è cambiata ovunque, non solo a Bergamo e a Milano, ma anche a Roma e Napoli». Non si può affermare con certezza che il virus sia cambiato, specifica l'esperto: «l’unica cosa che posso dire è che sembra di essere di fronte a una malattia molto diversa da quella che ha messo in crisi le nostre strutture all’inizio della pandemia».

Le persone che si ammalano oggi sembrano stare meno male rispetto ai pazienti di qualche settimana fa. Remuzzi, inoltre, si dice ottimista in merito alla cura con il plasma, anche se chiarisce che prima di esultare bisognerò verificarne l'efficacia attraverso le dovute sperimentazioni. L'esperto spiega però che in tal senso si stanno facendo passi in avanti e si dice ottimista sul fatto che la cura potrebbe arrivare anche prima del vaccino, il che darebbe certo maggiore respiro al sistema sanitario nazionale e non solo. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 13:16
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