Coronavirus, allerta Iss sulle fake news: false cure anti Covid-19 e vendita di farmaci illegali L'ELENCO
di Simone Pierini
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Il documento passa anche in rassegna le principali fake news circolate sui social riguardo alla prevenzione e terapia dell'infezione. I ricercatori dell'Iss, con la premessa che «nessuno spazio deve essere dato a terapie fai-da-te basate sull'autoprescrizione di antivirali o antibiotici o di altri farmaci per i quali è obbligatoria la prescrizione medica» e che «quelli pubblicizzati online potrebbero essere falsificati e, perciò, inefficaci o pericolosi per la salute», hanno stilato un elenco dei prodotti più richiesti online.
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L'ELENCO DEI FARMACI
Al primo posto ci sono: l'antinfluenzale Arbidol*, la cui efficacia contro Covid-19 non è dimostrata, prodotto e approvato in Russia, ma non dalla Fda né dall'Ema; il farmaco ospedaliero anti-Hiv Kaletra*, che necessita di ricetta non ripetibile, viene spacciato come anti-Covid e venduto su più di 20 siti, il 60% dei quali non chiede la ricetta medica, altri la chiedono ma offrono, con un sovraprezzo, la possibilità di ottenerla online. E ancora: la clorochina, un antimalarico che può richiedere solo dietro prescrizione medica chi si reca in zone a rischio malaria, usato nella sperimentazione contro il Sars-CoV-2, anch'esso proposto come rimedio certo anti-Covid, così come l'idrossiclorochina (Plaquenil) viene venduta illegalmente su un sito, che reclamizza contro il Covid, con tanto di guida ai dosaggi, anche antivirali quali oseltamivir, ribavinir, indometacina, lopinavir/ritonavir.
LE FALSE CURE ANTI COVID-19
Arsenicum album, Gelsemium, Bryonia alba etc. sono invece i nomi di rimedi ayurvedici e oli essenziali per aromaterapia spacciati per rimedi per la cura o la prevenzione della Covid-19 ma quel che più colpisce - si legge nel Report Iss - e desta allarme in questi siti è la tendenza a minimizzare la pandemia con frasi del tipo «il coronavirus non è più pericoloso degli usuali virus influenzali». Gli studiosi sono riusciti anche ad individuare i Paesi in cui risiede fisicamente il server di alcuni di questi siti web: Usa, Russia, Regno Unito, Germania, Olanda, Singapore, Giappone, anche se la maggior parte delle farmacie online è localizzata negli Usa.
ATTENZIONE AD AUDIO E VIDEO DI FALSI ESPERTI
L'Iss allerta poi su registrazioni audio e video sui social e sul web in generale di sedicenti esperti che neanche dicono il loro nome o la loro qualifica professionale ma che parlano di coronavirus e distribuiscono consigli e raccomandazioni (quali l'assunzione di vitamina C e D, di tisane calde per sconfiggere il virus o addirittura il consumo di cannabis per immunizzarsi!) e tabelle di classificazione dei sintomi attribuite alla Croce Rossa Italiana (che ha smentito) per distinguere quelli da Covid da quelli dell'influenza stagionale. Il consiglio dell'Istituto superiore di sanità è quindi sempre e solo uno: «fidarsi solo dei siti istituzionali e delle fonti ufficiali: ministero della Salute, Iss, Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Organizzazione mondiale della Sanità (Oms)».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2020, 20:28
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