Coronavirus, 760 morti e 1.431 guariti. Trend in calo: meno contagi di ieri con cinquemila tamponi in più MAPPA

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di Simone Pierini
Cala nuovamente il trend della curva epidemica (oggi +4,2% contro il +4,5% di 24 ore prima) che sembra essersi assestata sul "pianoro" in attesa della discesa. Si riduce l'aumento dei ricoveri dei malati con sintomi negli ospedali: l'aumento rispetto a ieri è di 137 mentre in precedenza era stato di 211. Il numero complessivo è di 28.540. 

Sono 760 le vittime registrate nelle ultime ventiquattro ore per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 727. È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa nel consueto bollettino delle 18 di oggi giovedì 2 aprile.

I casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 115.242 (4.668 in più rispetto a ieri), di cui 13.915 morti e 18.278 guariti, 1.431 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 83.049 persone, ieri era di 80.572, un aumento di 2.477 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 581.232, 39809 nell'ultimo giorno (Ieri erano 34.455). Sono 4053 i posti letto occupati nelle terapie intensive, 18 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.351 sono in Lombardia. Degli 83.049 malati complessivi, 28.540 sono poi ricoverati con sintomi e 50.456 sono quelli in isolamento domiciliare. «Il 61% del totale dei contagiati è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, numero cresciuto anche percentualmente, e si riduce il numero degli ospedalizzati», ha dichiarato Borrelli.


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«​Le donazioni sul conto corrente della Protezione civile sono arrivare a 101 milioni e 246 mila euro, una cifra importante, grazie alla generosità di grandi e piccoli donatori. Rispetto a ieri abbiamo speso altri 1,8 milioni, per un totale di 9,9 milioni, per acquistare ventilatori e dispositivi di protezione individuale (Dpi)». Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.​

RIDUZIONE INCREMENTO RICOVERATI E TERAPIE INTENSIVE

«Almeno dal 27 marzo assistiamo a una riduzione degli incrementi per quanto riguarda ricoverati e terapie intensive; queste ultime oggi presentano un numero (di aumento) veramente contenuto, rispetto a ieri solo 18 persone (in più in terapia intensiva in Italia, ndr). Tutta una serie di valori che ci stanno stabilizzando. Non so dirvi se abbiamo iniziato la decrescita, dico che dobbiamo mantenere alte le misure, i comportamenti, basta un nulla per creare meccanismi repentini di riavvio del contagio. Preferisco rimanere con i piedi per terra». Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile alla domanda sull'andamento della curva epidemica. 

TEST SIEROLOGICI: SI ATTENDE RISPOSTA DALLA SCIENZA

«I test sierologici sono un argomento d'attualità nel Comitato tecnico scientifico (Cts) e nell'Istituto superiore di sanità (Iss), si sta individuando una linea tecnico-scientifica. Attendiamo una risposta chiara da parte degli scienziati, quando la avrò sarò lieto di potervela fornire». Così il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile. 

ALLA LOMBARDIA IL 17% DELLE MASCHERINE

«Mandiamo in Lombardia - la regione più colpita - i dispositivi di protezione, i medici e tutto il supporto necessario. Abbiamo inviato la maggior parte di aiuti rispetto alle altre regioni: su 45 milioni di mascherine, alla Lombardia è andato il 17%. È una regione a cui daremo sempre il supporto maggiore». Lo ha detto in conferenza stampa Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile.

«C'è in atto una procedura con il commissario (Domenico Arcuri - ndr) e da prima con il dipartimento della Protezione civile, sono convinto che con la procedura in atto e anche con la modulistica che si trova sul sito dell'Agenzia delle dogane si può facilmente liberare e sdoganare le mascherine e gli invii che arrivano nelle nostre dogane. Sarà sempre più fluido, senza però tralasciare un controllo di regolarità delle merci che vengono importate nel nostro Paese». Ha aggiunto Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo a una domanda sui carichi di mascherine fermi alle frontiere. «Ringrazio l'Agenzia delle Dogane, che sta facendo un ottimo lavoro - ha premesso Borrelli -. In questo periodo vengono importate mascherine di tutti i tipi da ogni parte del mondo, loro fanno un controllo di regolarità di quello che viene importato e c'è anche un filtro per quanto riguarda l'importazione».

CTS: CI SARÀ FASE GRADUALE PER LAVORATORI AZIENDE

«Dovremo affrontare una fase di gradualità complessiva: penso ai meccanismi organizzativi che si possono adottare in azienda, modulando le regole generali con il distanziamento sociale e la buona prassi, evitando le aggregazioni o gli ambienti con numerosi lavoratori. Queste misure dovranno venire incontro a questa fase». L'ha detto Sergio Iavicoli, componente del Comitato tecnico scientifico, durante la conferenza stampa alla Protezione civile.

IMPORTANTE GESTIONE LAVORATORI FRAGILI

Per la riapertura del sistema produttivo, «la gestione dei lavoratori fragili sarà un tema, con la prevenzione in azienda e il medico competente che potrà modulare misure differenziate ai lavoratori sopra una certa età o con certe patologie».
L'ha detto Sergio Iavicoli dell'Inail, membro del Comitato tecnico scientifico durante la conferenza stampa alla Protezione civile.

 




I DATI REGIONE PER REGIONE 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 25.876 i malati in Lombardia (111 in più rispetto a ieri), 11.859 in Emilia-Romagna (+370), 8.578 in Veneto (+354), 8.799 in Piemonte (+329), 3.555 nelle Marche (+99), 4.789 in Toscana (+357), 2.660 in Liguria (+15), 2.879 nel Lazio (+121), 2.140 in Campania (+164), 1.294 in Friuli Venezia Giulia (+88), 1.587 in Trentino (+104), 1.160 in provincia di Bolzano (+48), 1.864 in Puglia (+108), 1.606 in Sicilia (+62), 1.251 in Abruzzo (+40), 885 in Umbria (+21), 556 in Valle d'Aosta (+16), 718 in Sardegna (+43), 627 in Calabria (+17), 133 in Molise (+2), 233 in Basilicata (+8).

Quanto alle vittime, se ne registrano 7.960 in Lombardia (+367), 1.811 in Emilia-Romagna (+79), 532 in Veneto (+33), 983 in Piemonte (+97), 503 nelle Marche (+26), 268 in Toscana (+15), 488 in Liguria (+28), 167 in Campania (+19), 185 nel Lazio (+16), 129 in Friuli Venezia Giulia (+7), 144 in Puglia (+15), 129 in provincia di Bolzano (+13), 93 in Sicilia (+5), 133 in Abruzzo (+10), 38 in Umbria (+1), 63 in Valle d'Aosta (+4), 187 in Trentino (+14), 41 in Calabria (+3), 40 in Sardegna (+6), 11 in Molise (+1), 10 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 581.232, dei quali oltre 308mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Aprile 2020, 08:18
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