Pippo Inzaghi e la maledizione della 9 del Milan: "Con Ibra sparisce"

Pippo Inzaghi e la maledizione della 9 del Milan: "Con Ibra sparisce"

di Marco Zorzo
"Sono perfettamente consapevole di quanto sia dura parlare di calcio giocato in questo periodo - esordisce così Pippo Inzaghi, bomber del Milan targato Carlo Ancelotti - La salute rappresenta priorità assoluta e colgo l’occasione per esprimere cordoglio a chi ha perso i propri cari a causa del virus, ma allo stesso tempo ritengo opportuno provare a donare attimi di distrazione e spensieratezza alla gente, e iniziare a pianificare il futuro. Quando ci saremo lasciati la crisi alle spalle, la volontà è quella di tornare in campo, e non credo proprio di parlare a titolo personale".
Poi ancora: "Ritornare a giocare è la soluzione più logica e corretta, nonché l’unica possibile per evitare ingiustizie, polemiche e conseguenze che potrebbero rivelarsi letali per diverse società. Francamente non concepisco come si possa sostenere il contrario. Mi preme ribadirlo perché ultimamente leggo di troppe ipotesi che non mi convincono. Scendere in campo ad agosto? Non c’è problema - replica prontamente il condottiero del Benevento, padrone deella serie B - Siamo pronti a giocare ogni tre giorni d’estate, d’altronde dobbiamo recuperare una decina di gare, non trenta. Quando conquistammo la Champion’s ad Atene con il Milan, la prima partita ufficiale fu il preliminare contro la Stella Rossa disputato il 9 agosto. Complici i Mondiali, avevamo riposato appena una settimana ma non ci furono problemi. Rinnovo l’appello: torniamo a giocare, altrimenti il calcio italiano non perderà gli ultimi due mesi della stagione ma i prossimi due anni”.
Inevitabile un passaggio relativo all’universo giallorosso. “E' facile celebrare il cammino del Benevento ma lui si complimentava con il gruppo sin dai primi giorni di ritiro. Con Coda e Moncini mi soffermo spesso. Gli dico sempre di studiare prima i compagni e poi gli avversari, per capire tempi e modi in cui verranno serviti”.
E sul suo Milan e la maledizione della maglia numero 9, che accompagna tutti quelli che l'hanno scelta dopo il suo addio al calcio giocato, SuperPippo la vede semplicemente così: "La maledizione della 9 del Milan? Se la indossasse Ibra sarebbe già finita". Chiaro e limpido il messaggio. Amen.
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Marzo 2020, 21:07

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