Coronavirus, la fuga degli italiani da Londra: «Cinquemila tornati in due settimane»

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Italiani in fuga dal Regno Unito. Nelle ultime due settimane sarebbero cinquemila quelli che hanno lasciato Londra per far ritorno nel nostro positivo. Mentre l'Italia è in piena emergenza coronavirus e in Gran Bretagna il premier Boris Johnson minimizzava la pandemia e un suo consigliere parlava di immunità di gregge, in tanti sono tornati  con gli aerei messi a disposizione da Alitalia su richiesta della Farnesina.


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Sono rientrati pochi giorni fa anche i figli del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e di Cristina Parodi, decisione che ha provocato non poche polemiche da parte della stampa britannica, in una situazione in cui se da una parte l'emergenza italiana ha portato il Governo a chiudere tutto per proteggere la salute dei cittadini, dall'altra le istituzioni britanniche hanno risposto con grande ritardo al diffondersi della pandemia.


 



Secondo quanto scrive il sito LondraItalia.com, sono cinquemila gli italiani sono tornati nell’arco di tempo che va dallo scorso 13 marzo ad oggi, poco meno di due settimane: sulla tratta Heathrow Fiumicino sono sei i voli disponibili attualmente, e le prenotazioni arrivano fino al 6 aprile prossimo.
A rientrare sono studenti, lavoratori stagionali e molti giovani che lavoravano in pub, caffè e ristoranti, e che con la loro chiusura hanno perso il lavoro. L'ambasciatore italiano a Londra Raffaele Trombetta a LondraItalia.com ha dichiarato come l'ambasciata abbia ricevuto migliaia di richieste: «Non è sempre stato semplice ma siamo riusciti a creare quel ponte operativo che ha permesso di far rientrare in Italia migliaia di nostri concittadini. Lavoriamo per offrire tutto il nostro supporto anche a coloro che vivono qui e che hanno scelto di rimanere. A quei quasi 700mila che compongono la comunità italiana in UK».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Marzo 2020, 17:37
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