Coronavirus, lettera di Conte e 8 leader Ue per chiedere i Coronabond. Il premier: «Non si può fermare il trasporto pubblico».

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Nove leader europei, tra i quali il premier Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron, hanno firmato una lettera congiunta per chiedere, in vista del vertice europeo di domani, la creazione dei Coronabond per fronteggiare la crisi economica dovuta alla pandemia. La lettera è firmata da Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo e Italia. Lo conferma Palazzo Chigi.

Intanto, il trasporto pubblico non può essere bloccato. Lo dice a chiare lettere il premier Giuseppe Conte, nell'intervista a Famiglia Cristiana in edicola domani sul tema del coronavirus. «Abbiamo in ogni caso chiesto alle autorità locali - spiega il presidente del Consiglio - di riprogrammare le corse e gli orari in base ai nuovi picchi di affluenza, in modo da consentire il rispetto della distanza di sicurezza tra i viaggiatori. Il trasporto pubblico non può essere bloccato: impediremmo a medici e infermieri di raggiungere gli ospedali e renderemmo difficoltoso muoversi per chi è investito di servizi di pubblica utilità». Intamnto, la chiusura degli aeroporti è prorogata fino al 3 aprile 2020, in applicazione del decreto numero 127 del 24 marzo 2020 emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute, con il quale, tra le varie disposizioni, viene prorogato il decreto ministeriale n. 112 del 12 marzo 2020 che prevedeva lo stop temporaneo di alcuni scali nazionali. Lo comunica l'Enac. Gli aeroporti interessati sono i medesimi individuati nel decreto n. 112 del 12 marzo scorso relativo alla razionalizzazione del trasporto a seguito dell'emergenza Covid-19.



«Stiamo studiando dettagliatamente il provvedimento dello scudo del golden power e, sotto la regia di palazzo Chigi, siamo pronti ad agire per difendere gli asset industriali e aziendali del nostro Paese senza precluderci di allargare l'intervento ad altri settori strategici
», ha proseguito Conte. «Prego di poter svolgere nel migliore modo possibile il mio ruolo - ha detto il premier - e di riuscire a dare forza a tutti coloro che sono in prima linea, prego di poter presto rivedere gli italiani riabbracciare i loro cari e di riuscire a dare conforto a tutti coloro che hanno perso qualcuno.
Nei momenti difficili la spiritualità sostiene più che mai la forza dell'impegno e dell'azione concreta».

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Marzo 2020, 14:08
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