Coronavirus, pugno duro del governo sui controlli: droni e supermulta da 2000 euro per chi esce in strada

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di Mario Fabbroni
Furbetti spiati dall'alto. Arrivano anche i droni accanto a poliziotti, carabinieri e vigili urbani per tenere sotto controllo gli italiani indisciplinati che rischiano di vanificare l'isolamento collettivo imposto nella lotta al coronavirus. L'Enac, l'agenzia italiana del volo, ha infatti emanato un'ordinanza in deroga a tutta la disciplina in vigore, che consente alle forze dell'ordine di far alzare in volo i droni per individuare (e denunciare) i trasgressori delle ordinanze di Governo e autorità locali. L'occhio elettronico che arriva dal cielo verrà utilizzato ovunque, anche in quelle realtà cittadine che non hanno particolari emergenze in corso. Sarà utilissimo ad esempio nei piccoli Comuni oppure laddove il territorio (si pensi alla montagna oppure alle fasce costiere) potrebbe essere più difficile da controllare solo con pattuglie e posti di blocco terrestri.

Ma anche il Consiglio dei Ministri renderà più arduo il mancato rispetto del restare a casa che oramai si implora da tempo. Oggi dovrebbe infatti arrivare un nuovo decreto che porta a ben 2000 euro la cifra da pagare se si viene pizzicati in strada senza validi e giustificati motivi. L'inasprimento della sanzione avverrà con la trasformazione del mancato rispetto alle ordinanze da reato penale ad atto amministrativo: quindi non più trasgressione dell'articolo 650 del codice penale (3 mesi di carcere e 206 euro di multa) ma denuncia con ammenda da pagare fino a 2000 euro.
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Marzo 2020, 15:41
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