In stato vegetativo da due anni, Andrea muore a 21 anni di polmonite

In stato vegetativo da due anni, Andrea muore a 21 anni di polmonite
 E' morto venerdì a soli 21 anni per una polmonite, dopo due anni di calvario per essere stato travolto in bicicletta mentre andava al lavoro: se n'è andato così all’ospedale di San Donà di Piave (Venezia), Andrea Ferrazzo, di Musile di Piave in Veneto. Il coronavirus non c'entra: sottoposto al tampone, è risultato negativo.

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Il 23 novembre 2017 alle 6.50 di mattina Andrea, operaio metalmeccanico alla ditta Metacom, si stava recando al lavoro in mountain bike lungo la Provinciale 50 da Musile verso Fossalta di Piave, in via Argine San Marco Superiore quando è stato centrato in pieno da una Skoda Felicia condotta da R. B., oggi 82 anni. Trasportato in condizioni disperate e in coma all’ospedale di San Donà è stato subito trasferito nella Rianimazione dell’Angelo di Mestre, dov’è rimasto fino al primo dicembre, sempre in lotta tra la vita e la morte. Quindi, è stato ricondotto nel reparto di Terapia Intensiva del nosocomio di San Donà e poi è passato in quello del Ca’ Foncello di Treviso. E’ riuscito a sopravvivere, ma a un prezzo altissimo e con una diagnosi impietosa e senza appello conseguente al gravissimo trauma cranioencefalico e vertebro-midollare dorsale riportato: stato vegetativo persistente. E’ rimasto in stato di incoscienza, senza alcuna risposta agli stimoli acustici e dolorosi, e per di più in un quadro di tetraplegia spastica: invalido totale e bisognoso di assistenza h24.

 Un’assistenza continuativa che ha richiesto enormi sacrifici, da tutti i punti di vista, e che i genitori hanno dovuto sostenere con le loro sole forze: ulteriore amarezza, non hanno ricevuto un euro dall’assicurazione.
La madre e il padre di Andrea, per essere assistiti, tramite l’Area manager e responsabile della sede di San Donà, Riccardo Vizzi, si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini. La Procura di Venezia, attraverso il Pubblico Ministero, dott. Roberto Terzo, ha infatti aperto un fascicolo per il reato di lesioni personali stradali gravissime iscrivendo nel registro degli indagati l’automobilista che la ha investito Andrea e ha disposto una perizia cinematica per ricostruire dinamica e cause del sinistro.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2020, 18:12
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