Coronavirus, in quarantena diete light per non correre rischi, il professor Paolo Sbraccia: «Ecco cosa si può mangiare»
di Giampiero Valenza
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Proprio nell’ospedale romano saranno ospitati i pazienti Covid, e l’obiettivo, spiega Sbraccia, è anche quello di analizzare l’andamento clinico con le condizioni metaboliche del paziente. “Come centro presteremo particolare attenzione ai parametri metabolici”, spiega.
Professor Sbraccia, l’obesità può causare complicanze nei pazienti Covid?
“Non lo sappiamo perché in questo momento dati non ce ne sono. Non sappiamo se le persone con obesità siano più o meno suscettibili all’infezione. Quello che sappiamo però, dai dati pubblicati dai cinesi e con numerosità assai più basse dagli statunitensi, è che diabete e ipertensione sono maggiormente presenti nei casi più gravi; considerando che, soprattutto per il diabete, si tratta di complicanze dell’obesità è lecito supporre che l’obesità possa rappresentare un fattore di rischio aggiuntivo nel decorso del paziente Covid".
Quindi, qual è l’alimentazione da condurre in un periodo di quarantena?
“Chi tende al sovrappeso e all’obesità deve prestare la massima attenzione. Bisogna ridurre in modo importante l’apporto calorico: ciò può fare la differenza. Non esiste però una ‘dieta perfetta’. Bisogna mangiare poco e sano; e ciò potrebbe anche aiutare le nostre difese immunitarie. La dieta sana per definizione è quella mediterranea che si basa su cereali, legumi, verdura, frutta, pesce e che evita i grassi animali”.
Sì può fare sport in casa?
“Certamente. Forse bisogna riprendere la tanto odiata cyclette che poi uno mette via non si sa dove. Ci sono molti attrezzi che si possono riutilizzare, alcuni dei quali si possono rivelare assai utili nella vita da reclusi di questi giorni”.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 17:58
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