Buste esplosive a Roma, Chi l'ha Visto: «Potrebbero essercene delle altre, i dati si possono trovare su Facebook»

Buste esplosive a Roma, Chi l'ha Visto: «Potrebbero essercene delle altre, i dati si possono trovare su Facebook»
A Chi l'ha Visto? il caso delle buste esplosive a Roma. Ai microfoni della trasmisisone di Rai Tre parla la figlia di una delle donne che hanno ricevuto il pacco bomba e i vicini. L'inviata fa notare che i dati del mittente sono tranquillamente reperibili su Facebook. «Mamma - racconta la studentessa - ha avuto la prontezza di aprire la busta sul balcone, ha scartato la carta, c'era una scatolina di legno ed è esploso tutto, si è ustionata le mani, il collo. Sul mittente c'era il nome di una sua compagna delle elementari che non vedeva da tempo».

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La busta è stata lasciata sulle cassette delle poste e non c'è niente che metta in relazione le donne che l'hanno ricevuta. «Non c'è nulla che accomuni queste donne, non si conoscono tra loro. Dietro ci potrebbe essere la stessa persona - spiega l'inviata -. Avrebbe studiato i profili di queste donne dal momento che i mittenti erano persone che conoscevano. Si teme, inoltre, che ci possano essere altri pacchi in giro. Attenzione a riconoscerle. Sulla busta in nessun caso c'era il timbro postale.

Dalla quantità di esplosivo contenuta nei plichi inviati emergerebbe la volontà di fare male, ferire, ma non uccidere. È l'idea che si stanno facendo inquirenti e investigatori sui pacchi bomba esplosi nella Capitale e a Fiumicino che hanno ferito le tre donne. Si tratta di plichi in busta A4 gialla con all'interno una scatolina in legno contenente l'innesco che si attiva all'apertura della busta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Marzo 2020, 09:06
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