Serena Mollicone, «il carabiniere suicida la vide entrare in caserma». E spunta nuova intercettazione

Serena Mollicone, «il carabiniere suicida la vide entrare in caserma». E spunta nuova intercettazione
Possibile svolta, 19 anni dopo, al giallo di Serena Molliconela ragazza 18enne ritrovata uccisa in un boschetto di Anitrella: era il lontano 2001 e Serena, di Arce, aveva appena 18 anni. Dalle carte del procedimento (che vede imputate cinque persone), ora al vaglio del gup del tribunale di Cassino, è emerso che Serena fu vista entrare nella stazione dei carabinieri la mattina del 1 giugno.

Leggi anche > 
La perizia: «Fu picchiata e soffocata con un sacchetto intorno alla testa»

Gli imputati sono maresciallo dei carabinieri di Arce Franco Mottola, la moglie Annamaria e il loro figlio Marco e altri due carabinieri che in quel periodo prestavano servizio ad Arce. Il giudice ha ammesso come prova di accusa una dichiarazione fatta in passato dal brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nell'aprile 2008, e resa nota oggi dal Corriere della Sera:  «Ho visto Serena Mollicone - raccontò ai colleghi il carabiniere - entrare in caserma alle 11 del mattino dell'1 giugno 2001 e fino a quando sono rimasto in servizio, erano le 14.30, non l'ho vista uscire». 



Per gli imputati il pm ha chiesto il rinvio a giudizio e il gup deciderà il prossimo 20 marzo. Agli atti dell'inchiesta anche una intercettazione ambientale, citata oggi invece dal quotidiano Il Tempo, di uno dei dipendenti dell'azienda del fratello di Mottola e che secondo i difensori di parte civile rivelerebbe il modo in cui fu occultato il cadavere.
L'uomo che doveva essere sottoposto a prelievo delle impronte papillari, parlando, spiega: «... quello lavorava là! Se l'hanno prese sulla macchina.., io comunque le ho portate le macchine! I cartoni li abbiamo maneggiati! Io lo scotch non me lo ricordo, però se io c'ero, io comunque l'abbiamo toccato! Quello stava insieme a noi». 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Febbraio 2020, 12:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA