Coronavirus, 15 casi in Spagna: c'è anche chi era a San Siro. Sciacalli in azione: «Rubate mascherine negli ospedali»
di Enrico Chillè
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Come spiega 20minutos.es, sono 15 finora le persone risultate positive al Covid-19 in tutta la Spagna. Il numero però potrebbe presto aumentare, poiché ci sono ancora dei test in corso presso alcuni centri specializzati in malattie infettive e anche perché ci sono cinque cittadini spagnoli, appena rientrati da Wuhan, che si trovano in quarantena nell'ospedale militare Gomez Ulla di Madrid.
Tra i 15 casi positivi, c'è anche quello di un giornalista sportivo di 44 anni che la settimana scorsa era a Milano, per seguire il Valencia nella trasferta di San Siro contro l'Atalanta, valida per l'andata degli ottavi di finale di Champions League. A 20minutos.es, l'uomo, contattato telefonicamente, ha spiegato: «Sono risultato positivo e al momento sono in ospedale, in isolamento. Ho i sintomi di una comune influenza, ma nel complesso mi sento molto bene. Ero andato in aereo con la mia famiglia fino a Pisa, poi abbiamo raggiunto Milano in auto e abbiamo fatto il percorso inverso al ritorno. Per senso di responsabilità, dopo l'allerta in Lombardia, ho deciso di presentarmi spontaneamente e richiedere un test, dopo l'accertamento del contagio mi hanno trasferito in ospedale ma sto bene, non preoccupatevi».
Nel resto del paese, la situazione è piuttosto varia. La buona notizia arriva da Tenerife: come riporta ancora 20minutos.es, nell'hotel in cui alloggiava il medico lombardo risultato positivo al Coronavirus, e dove mille ospiti erano rimasti in quarantena, sono già stati esclusi alcuni casi di contagio e 130 persone potrebbero presto lasciare la struttura di Adeje. Nel resto del paese, però, si devono registrare casi di insensato sciacallaggio. A Madrid, nell'ospedale Infanta Leonor, sono sparite nel nulla centinaia di mascherine dotate di filtro ed è caccia al responsabile. Stesso scenario anche a Valencia, anche se le mascherine rubate sono quelle più rudimentali e i medici hanno lanciato un appello: «Non servono a nulla contro il Coronavirus». Ancora peggio quanto accaduto a Malaga: un medico di un ospedale è stato sorpreso mentre lasciava la struttura dopo aver trafugato circa 300 mascherine con filtro. Colto in flagrante, l'uomo ha provato a giustificarsi così: «Volevo distribuirle ai miei vicini nel paese dove vivo».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Febbraio 2020, 22:59
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