Silvan: «Due ore di stupore e magia per tornare bambini»

Silvan: «Due ore di stupore e magia per tornare bambini»

di Simona Santanocita
Simone de Beauvoir diceva che esistono procedimenti magici che aboliscono spazio e tempo: le emozioni. A confermarlo l’illusionista più celebre al mondo, il Mago Silvan, in scena al Quirino con lo spettacolo "A tu per tu – 100 minuti d’impossibile".

Uno show di magia unico nel suo genere 
«È stato definito fra i più completi in Europa. Quasi due ore di magia in cui il mio obiettivo non sarà solo quello di far divertire il pubblico ma di stupirlo ed entusiasmarlo».

È stato acclamato con standing ovation 
«Il successo è stato incredibile. Dimostra che le persone hanno il desiderio di sfuggire al razionale quotidiano, per immergersi in un mondo magico in cui poter tornare bambini».

Chi ci sarà con lei sul palco? 
«Con una compagnia di dieci attori fra cui cinque bravissime ballerine e mio figlio Stefano, regista».

Ci sarà anche una sorta di scommessa fra lei e il pubblico 
«Ogni sera mi presenterò con un mio assegno da centomila euro da consegnare a chi mi dimostrerà che io utilizzo dei complici per il buon esito delle performance proposte».

È stato eletto due volte mago dell’anno a Hollywood 
«Sì, e ho ricevuto il premio esaltando l’italianità con un: Signore e Signori buonasera».

Perché in italiano? 
«Per ribadire la grandezza dei prestigiatori italiani che hanno fatto la storia delle arti occulte».

Come è nata la sua passione per la magia? 
«Avevo 7 anni ero in vacanza con la famiglia a Crespano del Grappa, in Veneto. Andammo in un ristorantino e un prestigiatore venuto dalla fiera locale per venderne i biglietti mi coinvolse in un gioco di magia».

Cosa è accaduto? 
«Che il mio cuore di bambino inizio a palpitare dallo stupore nel ritrovare in quel piccolo pugno tre monete, poco prima fatte scomparire. Ricordo ancora il fragore dell’applauso della gente: il più bello ed emozionante dei ricordi».

Come ha coltivato questa passione? 
«Ho iniziato a frugare fra le bancarelle dei libri usati della mia Venezia, alla ricerca di volumi che parlassero di magia, perché la mia fervente convinzione rispondeva a una sola frase: io voglio essere un mago».

A chi si è ispirato inizialmente? 
«La postura, il modo di parlare, sono connaturati fin da bambino, quando volevo emulare Mandrake, l’eroe dei fumetti con la marsina e il cappello a cilindro».

Nato a Venezia e romano d’adozione 
«Roma è una città meravigliosa che adoro di cui conosco ogni angolo e la mia amata Venezia, dove sono nato, mi è rimasta nel cuore».

Per lei ancora una lunga tournée 
«Sì, e prossimamente mi rivedrete in tv».
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Silvan in “A tu per tu – 100 minuti d’impossibile”, teatro Quirino, via delle Vergini 7, ROMA venerdì 28/02, ore 21, bigl. da 25 a 40 - 066794585
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Febbraio 2020, 07:58
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