Viaggio sui set di “Piccole donne”: in Massachusetts sulle orme delle sorelle March

Viaggio sui set di “Piccole donne”: in Massachusetts sulle orme delle sorelle March

di Sabrina Quartieri
Un affascinante viaggio nella Hollywood della East Coast, per rivivere le scene dell’amatissimo film “Piccole donne” diretto dalla regista americana Greta Gerwig. I set principali dell’ultima pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Louisa May Alcott sono, infatti, luoghi reali del Bay State, che è possibile visitare muovendosi tra la capitale Boston e le altre città dello stato americano segnate sulla mappa creata ad hoc dal Massachusetts Film Office, come Concord, Harvard e Ipswich. E non a caso, questo adattamento cinematografico, il settimo della storia delle sorelle March, ha come protagonista delle riprese l’aristocratica Boston. Perché è lì, nel quartiere vittoriano di Beacon Hill, che la scrittrice Alcott trascorse parte della sua infanzia e gli ultimi anni della sua vita, fino alla scomparsa all’età di 56 anni. Non c’è angolo della capitale, quindi, che non parli di “Piccole donne”.
 
 

La scena della passeggiata in un parco di Parigi è stata girata all’interno dell’Arnold Arboretum, un centro di ricerca botanica ospitato in una riserva naturale di oltre cento ettari di proprietà della Harvard University che è possibile esplorare in ogni momento dell’anno al seguito di docenti che ricoprono il ruolo di guide. Ancora: sono il caratteristico quartiere di Back Bay, con le sue abitazioni che risalgono alla metà dell’800 e, in particolare, il museo Gibson House dedicato alla vita domestica nel XIX secolo, a fare da set alle riprese del trasferimento di Jo a New York e all’interno dell’affittacamere, con la dimora utilizzata che è ricca di arredi degli anni intorno al 1860, all’epoca dei fatti narrati, in piena Guerra di Secessione americana. Back Bay ospita poi l’hotel del ballo al quale partecipa Amy, durante il suo viaggio in Europa: si tratta del “Fairmont Copley Plaza”, simbolo iconico dell’opulenza della Boston più ricca, fin dalla sua apertura nel 1912, con una sfarzosa lobby di oltre 460 metri quadrati e una splendida Grand Ballroom che ha incantato intere generazioni.

L’Emerson Colonial Theatre, lo stage più antico di Boston ancora in uso – fu inaugurato nel 1900 – si finge invece il teatro di New York dove Jo assiste a uno spettacolo; mentre la sontuosa Prescott House di Beacon Hill fa da sfondo alla Moffat House, dove Meg fa il suo debutto in società. Ma per visitare tutti i luoghi dei set che hanno ospitato le celebrità del grande schermo nei panni di zia March, Jo, Meg e Laurie, da Meryl Streep a Saoirse Ronan, da Emma Watson a Timothée Chalamet, bisogna lasciare Boston e spostarsi tra le altre città più o meno grandi del Massachusetts. Su tutte Concord, una località nella contea di Middlesex di circa 17mila abitanti distante dalla capitale 31 chilometri. Perché oltre ad aver avuto un ruolo importante nella Guerra d’Indipendenza americana, questa meta ospita la vera casa di Jo, Meg, Beth e Amy March, oggi una dimora museo con preziosi arredi originali.

Se nel film di questo cottage lungo il Sudbury River si vede poco (al suo interno è stata girata una delle scene iniziali, quella dell’aula scolastica con Beth e l’insegnante), raggiungendo il suo ingresso dal vivo si avrà l’occasione di entrare tra le quattro mura in cui Louisa May Alcott trascorse gran parte della sua vita (fino al 1877) ma, soprattutto, scrisse e ambientò il celebre romanzo semi-autobiografico dedicato alle sorelle March. La villetta seicentesca di “Orchard House”, con alle spalle un grande meleto, è oggi infatti aperta al pubblico, seppur per visite esclusivamente guidate. Il suo stile è coloniale, con il tetto in mattoni e le facciate in legno. I suoi spazi interni sono scrigno di oggetti legati al noto romanzo, come la scrivania bianca a mensola costruita per Louisa da suo padre, su cui prese forma nel 1868 la trama della storia che tanto ci ha fatto sognare. O ancora, il piccolo organo suonato da Beth e la sala da pranzo usata dalle quattro sorelle come palcoscenico delle loro divertenti esibizioni teatrali.

A Concord è stata girata anche la scena del fiume: la location è l’incantevole dimora settecentesca di Old Manse lungo il corso d’acqua in prossimità dell’Old North Bridge. Un ponte che fa parte del “Minute Man National Historical Park” e di cui oggi si mantiene una replica in legno, per ricordare il 19 aprile 1775, data in cui le truppe delle colonie aprirono il fuoco contro i britannici. Era iniziata la Guerra d’Indipendenza americana. La troupe di “Piccole donne” ha lavorato poi nella cittadina di Harvard, per le scene del negozio del sarto, che in realtà è l’emporio General Store, con panetteria, gift shop e spazio per eventi, e per le riprese nella casa degli sposini Meg e John, ambientata all’interno dell’odierno Fruitlands Museum. L’autrice della saga della famiglia March aveva 10 anni, quando nel 1843 si trasferì lì con la famiglia: al tempo era una comunità agricola trascendentalista che voleva ricreare un utopistico nuovo eden. Un luogo che avrebbe poi ispirato la Alcott per i suoi futuri scritti.

La grande dimora del personaggio un po’ bisbetico e solitario di zia March, proprietà che poi lascerà a Jo, la quale ne farà una scuola, è invece il Bradley Estate di Canton, una tenuta agricola coloniale trasformata in residenza di campagna, grazie al progetto nel 1902 dall'architetto e designer di paesaggi Charles Platt. Infine, se la spiaggia dove è ambientata la gita delle “Piccole donne” è a Crane Estate a Ipswich, una magione sul litorale tra dune di sabbia e pineta a nord di Cape Ann, l’appassionante momento della dichiarazione d'amore di Laurie a Jo è dalle parti di Groton, sulla Gibbet Hill. Oltre a essere legato a uno dei passaggi più intriganti del film, questo luogo è imperdibile per ammirare una delle vedute più spettacolari del Massachusetts Centrale, affacciandosi direttamente sulla scenografica Nashua River Valley.
 
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Marzo 2020, 16:26
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