Di Maio, un drone a casa sua: «Ha volato nel cortile per 10 minuti». Un giallo in piena regola
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Secondo la ricostruzione del quotidiano, in quel momento Di Maio era nei Balcani in missione come ministro, quindi non era a casa e non poteva accorgersi di nulla: le indagini sono scattate ugualmente, visto il ruolo nel governo dell'ex leader pentastellato e la violazione del cordone di sicurezza. Inoltre, scrive Repubblica, i cieli intorno all'appartamento sono no fly zone: «Vale anche per i piccoli droni che però possono essere attrezzati con gli strumenti della tecnologia più avanzata».
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«Un giallo in piena regola», si legge ancora nell'articolo. Cosa ci faceva quel drone nel cortile di Di Maio? Potrebbe aver filmato o registrato dati sensibili, o aver scattato delle foto all'interno dell'appartamento. Un vero mistero: il drone, dopo aver volato nel cortile per una decina di minuti, è poi volato via indisturbato. « Ma le forze dell'ordine si attivano. Probabilmente i militari all'esterno del palazzo hanno capito che qualcosa non quadra», scrive ancora Repubblica.
Di Maio, mentre si trovava in viaggio nei Balcani, sarebbe stato avvertito ma si sarebbe tenuto per sé la notizia, non a caso emersa solo oggi e non nei giorni scorsi: con i suoi confidenti, scrive il quotidiano, avrebbe minimizzato l'accaduto per non dargli peso. La Questura di Roma ha avviato un'inchiesta girando le informazioni alla Digos, ma anche l'Ucigos, l'ufficio per le operazioni speciali, è stato attivato, il che significa che il caso del drone viaggia «ai massimi livelli della sicurezza nazionale». Non è chiaro se sia stato individuato né se sia stato interrogato il proprietario del drone: pare comunque che la sorveglianza a Di Maio sia sempre la stessa e non sia stata rafforzata.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Febbraio 2020, 10:47
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