Eroi civili, Mattarella assegna le onoreficenze al merito: chi sono i 32 premiati
di Giammarco Oberto
Sono 32 gli eroi civili che ieri al Quirinale hanno ricevuto l'onorificenza al merito della Repubblica italiana. E sono diventati cavalieri, commendatori, ufficiali. Ognuno si è distinto per un atto di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per l'attività in favore della coesione sociale, dell'integrazione, della ricerca e della tutela dell'ambiente. «È necessario far conoscere quel che di bene avviene - ha detto Mattarella durante la cerimonia - e facendolo si rende anche un servizio alla verità e alla Repubblica». Ha citato l'articolo 2 della Costituzione, Mattarella, che «indica espressamente il dovere inderogabile della solidarietà». Un dovere che deve essere sempre associato a principi di «libertà e uguaglianza», perché senza il senso di convivenza rischierebbero di essere valori sterili e incompiuti. La solidarietà - ha detto il Capo dello Stato - «viene fatta vivere praticandola». Come le storie di questi eroi civili raccontano.
IL PENSIONATO. Romolo Carletti, 84 anni, di Montemignaio, ogni mattina percorre 60 chilometri per portare a scuola Xhafer, bimbo macedone non vedente di 7 anni, perché il papà fa il taglialegna nei boschi e la madre non ha la patente.
IL CHIRURGO. Stefano Morelli, romano, 42 anni, cardioanestesista pediatrico del Bambin Gesù, opera gratuitamente i bimbi con traumi di guerra o ustioni, e da 12 anni organizza missioni in tutto il mondo.
LA MAESTRA. Maria Coletti, 50 anni, nel quartiere romano di Torpignattara insegna l'italiano ai bimbi stranieri.
IL PROFESSORE. Donato Matassino, 85 anni, di Ariano Irpino, ha donato la sua liquidazione di prof universitario per costruire una scuola in Madagascar.
IL BENZINAIO. Angel Vargas Fernandez, 20 anni, argentino in Italia da 12 anni, con prontezza di riflessi ha preso al volo un bimbo caduto da un balcone, a Casalmaiocco.
IL CUOCO. Dino Impagliazzo, 89 anni, a Roma è conosciuto come lo chef dei poveri: distribuisce pasti caldi ai clochard.
IL COACH. Marco Giazzi, 26 anni, di Castiglione delle Stiviere, durante una partita di basket ha ritirato la sua squadra, in vantaggio di 10 punti, perché i genitori insultavano l'arbitro.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Febbraio 2020, 09:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA