Francesca Dallapè ritrovate le medaglie olimpiche rubate, il racconto choc: «Così ho difeso mia figlia dai ladri».

Rubate e ritrovate le medaglie olimpiche di Francesca Dallapè, il racconto choc: «Così ho difeso mia figlia dai ladri».
Furto in casa di Francesca Dallapè venerdì scorso alla periferia di Trento. La tuffatrice ha raccontato la sua disavventura su Instagram spiegando che ha sorpreso i ladri al rientro a casa. «Aprendo la porta, al buio ho trovato due sagome... non riesco nemmeno a descrivere ciò che ho provato in quel momento, una paura devastante, ma avendo mia figlia in braccio, per fortuna lo spavento si è trasformato in forza e ho reagito per proteggerla». E intanto la polizia ha ritrovato la refurtiva. In un cofanetto nascosto nel cespuglio c'erano le medaglie olimpiche rubate.

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«Ho urlato tantissimo, a pieni polmoni, per farmi sentire e sperare che loro andassero via. nel frattempo sono scappata il più veloce possibile, ma purtroppo nella corsa disperata sono caduta e per far sì che non si facesse male Ludovica, le ho fatto da scudo e mi sono procurata delle contusioni che ancora non so definire quanto incideranno nella mia carriera!», aveva aggiunto. 



Nelle diverse storie postate oggi la vice campionessa olimpica trentina parla di "sbucciature e botte" e di come ha perso la voce "a forza di urlare". Ma «ha funzionato - aveva scritto nel primo post - perché i ladri sono scappati... Non vi descrivo il disastro, tutto sotto sopra, mi sono sentita violata nella mia intimità, ma la cosa più brutta è stato scoprire cosa avevano portato via... le medaglie più importanti della mia carriera: 8 ori europei, 2 argenti mondiali e la medaglia olimpica.. tutte quante!!!! Mi sono sentita portare via tutto... la fatica, anni di lavoro duro, i miei ricordi e momenti di gioia ed emozione. Quelle medaglie non hanno alcun valore economico ma hanno un valore affettivo, morale.. le custodivo con gelosia in un cofanetto».



Poi il commento alla notizia del ritrovamento: «Le medaglie hanno un valore intrinseco incommensurabile: sono il simbolo di sacrifici, allenamenti, forza, coraggio, passione ma soprattutto rappresentano il loro valore etico che va ben al di là di quello materiale. Per questo va un plauso alla Polizia, immediatamente operativa per ritrovare la refurtiva, forse abbandonata anche per il senso di rimorso provato dai malviventi, pentiti del loro gesto... La cosa importante è che sia io che Ludovica (la figlia) stiamo bene».
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Febbraio 2020, 22:43

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