«Se c'è qualcuno che scappa oggi non è tra la Lega ma tra i banchi del governo», ha esordito il leader della Lega nel suo intervento in aula prima del voto. «La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell'aula non andrò a difendermi ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto».
«Se avessi dovuto ragionare per opportunismo e convenienza personale non avrei preso la decisione che ho preso: è un processo e non una passeggiata. E lo faccio per rispetto della carica che ho ricoperto, per gli italiani e per i miei figli che hanno il diritto di sapere che difendere i confini era un suo dovere, non un suo diritto».
Dai banchi del Senato è spuntata qualche critica contro le sue parole sulla preoccupazione solo per i suoi figli. «Chi borbotta contro di me non ha ricevuto, come me, un messaggio oggi con scritto: 'Forza papà!'. Allora lei taccia! Taccia per rispetto per mio figlio non per me. Portate rispetto a due ragazzi che vanno a scuola e non rispondono delle accuse al padre».
«Questa politica migratoria di rigore ha salvato migliaia di vite umane: la strategia del buonismo e dei porti aperti han portato a 15mila cadaveri in diversi anni», ha aggiunto. «Voglio andare in tribunale contando sull'indipendenza della magistratura per poi tornare davanti ai miei elettori a testa alta», ha spiegato Salvini.
Salvini ha anche accusato il governo di immobilismo. Tra le accuse «state sequestrando genovesi e liguri». «Questo è un governo tenuto insieme dalla paura del voto e applica il rinvio eterno: il non scegliere sul Mes, sulla prescrizione, sulle autostrade, state tenendo ferma la Gronda, state tenendo in ostaggio i genovesi e i liguri, fate qualcosa ma decidete sull'Ilva, sull'Alitalia. Sono sei mesi che litigate su tutto ma uniti da Salvini è cattivo».
IL CASO
Il Senato che esaminerà la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega. All'ex ministro dell'Interno il tribunale del ministri contesta l'ipotesi di sequestro di persona per i 131 migranti, rimasti per 4 giorni sulla nave militare prima dello sbarco ad Augusta il 31 luglio 2019. Il voto del Senato - palese e a maggioranza assoluta dei componenti del Senato - sarà definitivo e dovrebbe arrivare prima di pranzo. L'esito finale sarà però ufficializzato in serata perché le urne resteranno aperte fino alle 19 circa per lasciare il tempo a tutti di esprimersi.
«Ho scelto io contro il mio quieto vivere di andare davanti a un tribunale.
Orgoglioso di aver salvato migliaia di vite umane», ha detto Matteo Salvini parlando ai cronisti. «Confido nella terzietà dei giudici, a differenza di altri io non scappo».
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Pronto per intervenire in Senato, a testa alta e con la coscienza pulita di chi ha difeso la sua terra e la sua gente.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 12, 2020
“Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”. pic.twitter.com/uqMYJAFa3I
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Febbraio 2020, 07:16
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